
Differenza tra ovulazione e concepimento
La conoscenza dei giorni fertili per programmare una gravidanza o evitarla
Una donna impara a conoscere il proprio corpo, riconosce i giorni del ciclo non solo perché sono trascorsi i famosi “28 giorni” ma anche per tutta una serie di segnali fisici; allo stesso modo ogni donna conosce con precisione il tempo della propria ovulazione.
Calcolo dei giorni fertili
Quando si nutre il desiderio profondo di diventare madri, bisogna fare i conti con le probabilità di rimanere incinta variabili in base all’età anagrafica e alla fase del ciclo mestruale. I giorni fertili, infatti, sono limitati e concentrati in un unico periodo e, al di fuori di questo preciso periodo, le chance di concepimento sono pressoché nulle.
Per il calcolo dei giorni fertili è indispensabile capire come funziona il ciclo mestruale mensile e l’insieme di tutti i cambiamenti che avvengono all’interno del corpo femminile e che sono finalizzati alla maturazione di una cellula uovo.
Il ciclo mestruale inizia il primo giorno delle mestruazioni e dura mediamente 28 giorni, anche se occorre considerare che può essere più corto o più lungo. Il funzionamento del ciclo mestruale è regolato dall’ipotalamo, una piccola parte del cervello che comunica con l’ipofisi attraverso alcune sostanze; dall’ipofisi, una ghiandola del cervello che secerne ormoni in grado di controllare l’attività delle ovaie; e dalle ovaie, che rilasciano gli ormoni sessuali, in particolare gli estrogeni e il progesterone, e fanno maturare gli ovociti.
Il ciclo mestruale e le sue fasi
La prima parte del ciclo mestruale è detta fase follicolare. In questa precisa fase si ha una diminuzione del livello degli ormoni estrogeni e progesterone nel sangue. L’ipotalamo, proprio in virtù di questo calo, tende a rilasciare l’ormone delle gonadotropine (GnRH), che, a sua volta, stimola l’ipofisi a produrre due gonadotropine, l’ormone follicolo stimolante (FSH) e l’ormone luteinizzante (LH), che sono responsabili dello sviluppo dei follicoli, piccole sacche che contengono al loro interno le cellule uovo nei diversi stadi di sviluppo.
Ogni mese i follicoli si sviluppano e producono gli estrogeni, ossia gli ormoni che inducono l’ispessimento dell’endometrio (si prepara ad accogliere l’eventuale ovulo fecondato) e una secrezione abbondante di muco cervicale, che favorisce l’eventuale passaggio degli spermatozoi.
L’ovulazione
Nei cicli regolari l’ovulazione si verifica intorno al 12°-13°-14° giorno, quando i livelli di estrogeni sono sufficientemente elevati e l’ipofisi aumenta improvvisamente la quantità di LH, che ha il compito di indurre la maturazione finale della cellula uovo e il suo rilascio. Dopo poche ore dal picco di LH (24-36 ore) si ha l’ovulazione: lo scoppio del follicolo e la liberazione dell’ovocita, che si sposta nelle tube di Falloppio dove può essere fecondato dagli spermatozoi.
Periodo fertile
Il periodo fertile coincide con il picco di LH e dell’ovulazione. È importante dire che gli spermatozoi sopravvivono nelle vie genitali femminili per tre-quattro giorni, mentre l’ovocita per uno-due giorni. Se si hanno rapporti sessuali completi nel periodo compreso fra le 72-96 ore prima dell’ovulazione e le 48 ore successive si può, quindi, concepire un bambino.
Nei cicli regolari, il periodo fertile inizia intorno al 10°-11° giorno e termina intorno al 16°-18° giorno (se l’ovulazione avviene un po’ dopo o se gli spermatozoi sopravvivono a lungo).
Nei cicli irregolari, invece, può iniziare prima o dopo. In un ciclo di 24 giorni, per esempio, l’ovulazione cade il 10° giorni e, in questo caso specifico, a variare è solo la prima parte del ciclo, mentre la seconda fase (la fase luteale, successiva all’ovulazione) dura 14 giorni.
Concepimento
Le coppie che vogliono concepire devono avere rapporti nel periodo fertile. L’ideale è avere rapporti a giorni alterni.
Un piccola ma importante considerazione: avere rapporti sessuali frequenti, al di fuori del periodo fertile, aiuta a conservare una buona qualità del liquido seminale. Quest’ultimo, infatti, può peggiorare a causa di lunghe astinenze.