
Modi per indurre il travaglio: quali sono?
Quaranta settimane? Una serie di metodi naturali più qualche leggenda popolare per stimolare il travaglio
Quando una donna raggiunge la quarantesima settimana di gravidanza, attende l’arrivo del momento clou che coinciderà con l’inizio delle contrazioni.
Ma ci sono dei modi per accelerare le contrazioni, vediamo quali sono.
Indurre il travaglio in modo naturale
Esistono una serie di metodi naturali, tramandati di generazione in generazione e capaci di stimolare l’avvio delle contrazioni.
Avere un rapporto sessuale può favorire l’inizio del travaglio grazie allo sperma che ammorbidisce la cervice uterina e l’ossitocina che, prodotta nell’organismo femminile, svolge un ruolo primario nel favorire il travaglio; allo stesso modo, la stimolazione dei capezzoli sollecita la produzione di ossitocina.
Si tratta di piccoli consigli più o meno efficaci appartenenti alla saggezza popolare e a cui si accostano altri metodi come l’olio di ricino, le spezie, i cibi piccanti e l’ananas. Questi ultimi consigli restano di dubbia efficacia sebbene le nonne o chi per loro continuino a sostenerne il valore e sollecitarne l’applicazione.
Rispetto ai metodi naturali di cui si è avuto un’evidenza e che sono effettivamente consigliati, vediamo, per esempio, come stimolare i capezzoli. Si devono massaggiare i capezzoli impiegando i polpastrelli, il massaggio dovrà durare qualche secondo ed essere ripetuto ogni due o tre minuti per un tempo complessivo di un’oretta. Si può usare un asciugamano pulito e bagnato con acqua calda oppure dell'olio naturale, o, in alternativa, si può impiegare il tiralatte.
L’esercizio fisico può favorire l’avvio del travaglio, vediamo come:
- fare una bella passeggiata. Camminare fa bene alla mamma ma anche al bambino che inizierà a spingere, per forza di gravità, sulla cervice favorendo i movimenti;
- nuotare a rana per allena il pavimento pelvico e favorire le contrazioni.
Metodi fitoterapici e omeopatici
Per dare il via al travaglio in modo naturale si può contare su alcuni rimedi fitoterapici o omeopatici, eccone alcuni:
- i Fiori di Bach, in particolare Impatiens, il Mimulus o il Red Chestnut;
- Granuli di Aperemus, un composto omeopatico che stimola la dilatazione del collo dell’utero favorendo l'inizio del travaglio;
- impacchi caldi, rilassano i muscoli dell'utero e donano una sensazione generale di relax, ma può anche stimolare la produzione di ossitocina;
- tintura di Actea Racemosa per appianare la cervice uterina e abbassare il livello di ansia;
- tisane a base di zenzero, chiodi di garofano, verbena e cannella;
- digitopressione su alcuni punti del corpo può favorire la produzione di ossitocina e avviare il travaglio. Un punto si trova fra il pollice e l’indice della mano; un altro è ubicato sul lato interno della caviglia, dietro la protrusione ossea; la parte bassa della schiena a livello dell'osso sacro e i muscoli fra collo e spalle;
- ananas contiene la bromelina, che agisce ammorbidendo la cervice e aiutandola a maturare.
Pratica sessuale e sua efficacia
Come abbiamo già anticipato, anche la pratica sessuale contribuisce all’avvio delle contrazioni:
- le contrazioni dell'utero prodotte durante l'orgasmo possono essere un fattore scatenante;
- il liquido seminale contiene delle prostaglandine naturali che ammorbidiscono la cervice.
Altri metodi
Tra le procedure mediche più o meno invasive utili alla donna nell’avvio del travaglio compaiono:
- il catetere di Foley è un altro metodo impiegato per la sollecitazione delle contrazioni, si tratta di un palloncino che si apre all'interno della vagina e favorisce la produzione di prostaglandina;
- l’iniezione per endovena di pitocina, che è una versione sintetica dell’ossitocina;
- l’applicazione di un gel a base di prostaglandina;
- la rottura delle membrane con uno strumento di plastica ad uncino che rompe il sacco amniotico.