
Storia del topino dei denti da latte
Un racconto che è una tradizione
Essere bambini significa vivere come sospesi in un mondo fatto di immaginazione e dolcezza, illusioni e coccole e proprio in questo scenario si incastona una delle storie più amate nella tradizione italiana, la storia del topino dei denti da latte.
Di cosa parla?
La storia del topino dei denti da latte è una tappa obbligata per tutti i bimbi che cominciano a perdere i loro primi dentini: i denti decidui iniziano a dondolare e cadere verso i cinque, sei anni ed è proprio allora che i piccoli cominciano a scoprire il mondo del topolino, un bizzarro e amabile animaletto che la notte si intrufola nelle loro camerette alla ricerca di quel dente caduto, che prenderà per sé lasciando in cambio un soldo o un piccolo dono.
Il dentino andrà messo sotto un bicchiere di vetro o, in alternativa, sotto al cuscino, avendo cura di non perderlo, una tradizione che si rifà in realtà a una leggenda di origine spagnola, identica nella trama, che narra di un topolino chiamato Ratoncito Pèrez.
Un aspetto della storia del topino dei denti da latte che pochi conoscono è che un tempo, in Europa, alla caduta di ogni dentino tradizione voleva che venissero seppelliti tutti.
Una volta arrivati al sesto dente caduto i genitori erano soliti fare un regalino al bambino, nascondendo appunto un soldo sotto al cuscino, con cui avrebbe potuto comprare quello che più desiderava.
Negli anni al topino dei denti da latte si è affiancata, in base anche alle varie zone d’Europa, la figura della fatina dei dentini, che utilizza i dentini caduti per fare delle preziose collanine.