
Arrossamenti e lesioni da mascherine, come risolvere
Mascherine anti-covid, come limitare i danni sulla pelle
Lunghe ore con le mascherine a proteggere naso e bocca.
Il risvolto di questa protezione? Pelle arrossata e danneggiata, talvolta ferite.
Il problema riguarda anche i pazienti che utilizzano i dispositivi C Pap e le maschere ventilatorie per aiutare la respirazione, oltre alle normali mascherine chirurgiche. Ecco qualche consiglio utile su come intervenire per non trascurare il problema e curarlo con i prodotti giusti.
Creme lenitive e antinfiammatorie
La pressione della mascherina, indossata tutto il giorno, determina una cattiva ossigenazione dei tessuti con danno al trofismo e al benessere degli strati cutanei, innescando un meccanismo di infiammazione e dolore.
I dermatologi hanno consigliato l’applicazione di creme lenitive e antinfiammatorie, ad esempio utilizzando un prodotto cicatrizzante impiegato per la cura dell’eczema atopico nei bambini (pelle secca e pruriginosa) o per dermatiti da pre-decubito. Il prodotto, ha forti caratteristiche emollienti, riparatrici e lenitive, non brucia e non ha conservanti. Applicato sulla pelle lesionata, stimola la rigenerazione tissutale, aumentando la capacità cicatrizzante, e allevia il prurito.
Protezione della pelle per chi resta a casa
Il problema riguarda, seppur marginalmente, anche chi resta a casa. L’esigenza di disinfettare l’ambiente casalingo impone l’uso di detergenti aggressivi che mettono a dura prova la pelle delle mani. Per questo, si consigliano i saponi oleati con un film idrolipidico che trattiene l’acqua nella pelle.
Un’altra strada importante è costituita dagli integratori e, più in generale, dall’alimentazione: olio di germe di grano o di borragine; alimenti ricchi di vitamina A e vitamina E; frutta secca e olio d’oliva sono ottimi per proteggere la pelle.