
Come si cura la scoliosi e quali sport fare
Scoliosi: come si palesa, i fattori di rischio, come si interviene e quali tipi di esercizio fisico fare
La scoliosi è immediatamente riconoscibile per l’incurvatura della colonna vertebrale che assume la forma di una “S” o di una “C”.
Caratteristiche e sintomi della scoliosi
A rendere riconoscibile la scoliosi nei bambini concorrono alcuni elementi:
- una spalla è più alta dell’altra;
- un fianco è più alto dell’altro;
- la testa non è centrata o nel mezzo del corpo;
- una spalla potrebbe sporgere;
- le costole sono più alte su un lato quando il bambino si piega in avanti.
Ci sono, poi, una serie di sintomi che si presentano perlopiù in età adulta e che possono essere ricondotti alla scoliosi:
- lombalgia e rigidità
- intorpidimento, crampi e dolore alle gambe
- fatica.
Tipologie e cause differenti
La scoliosi può essere di diversi tipi e legata a cause differenti.
La scoliosi può essere congenita e dipendere, quindi, da un difetto di nascita. Di solito questo problema è accompagnato da altri problemi di salute, ai reni o alla vescica. Anche nel caso della scoliosi congenita ci sono delle differenze in termini di cause che possono comportarla: la formazione incompleta delle vertebre, il fallimento della separazione delle vertebre, la combinazione di barre e emivertebre e curve compensatorie.
La scoliosi può avere una natura neuromuscolare ed essere causata da disturbi del cervello, del midollo spinale e del sistema muscolare. Il problema è comune nei soggetti con spina bifida, paralisi cerebrale, sindrome di Marfan o paralisi.
La scoliosi degenerativa o scoliosi che insorge in età adulta è causata dalla degenerazione delle faccette articolari che fanno spostare la colonna vertebrale lateralmente. L’osteoporosi può, inoltre, compromettere la colonna vertebrale e procurare delle fratture da compressione e degenerazione del disco.
Scoliosi idiopatica è la forma più comune di scoliosi e, di solito, colpisce i bambini di età compresa tra 10 e 18.
Diagnosi e fattori di rischio
La diagnosi del tipo di scoliosi viene eseguita mediante un esame osseo e una radiografia per determinare il grado, la posizione, la direzione e l’angolo della curva. Il medico può anche eseguire un esame neurologico per verificare la debolezza muscolare, l’intorpidimento e i riflessi anormali.
Il trattamento della scoliosi dovrà tenere conto di molti fattori: il genere di scoliosi, la gravità della curva, la posizione della curva, il modello della curva e la maturità della persona. Si parte dall’osservazione, che è il trattamento più adatto per le curve lievi della colonna vertebrale o per quelle a basso rischio di peggioramento, per arrivare alla fisioterapia e all’indicazione di precisi esercizi di movimento che rafforzano, all’esecuzione di una terapia manuale o alla scelta di un allenamento funzionale; nel caso di una curvatura di 25-40 gradi che tende ad aumentare, il dottore potrà consigliare l’utilizzo di un tutore ortopedico. Quando le curvature sono superiori ai 45 gradi, si ricorre all’intervento chirurgico.
Attività sportiva ed esercizi indicati
Nella correzione della scoliosi è molto importante l’esercizio fisico e lo stretching, aiutano ad alleviare il dolore e a rafforzare i muscoli della schiena. Tra gli sport che si possono praticare è bene evitare quelle attività cosiddette “in carico” nelle quali si corre e si salta. Sono molto indicati gli esercizi di stretching per alleviare la tensione e lo stress causato dalla scoliosi; lo yoga è utile per alleviare il mal di schiena e promuovere una colonna vertebrale equilibrata e forte.
Piccola nota: tutti gli sport altamente mobilizzanti possono favorire la progressione della scoliosi. In particolare, la ginnastica artistica e la ginnastica ritmica praticate a livello agonistico sono particolarmente dannose in questo senso. La corsa, invece, può essere praticata ma a distanze ridotte.