
Cosa mangiare e cibi da evitare quando si è intollerante ai lieviti
Come comportarsi se si ha il sospetto di essere intolleranti al lievito. Scopriamo di più su un’intolleranza intorno alla quale ruotano molti dubbi
L’intolleranza al lievito è stato oggetto di controversia nel mondo medico, non ci sono studi che diano certezza su questo tipo di intolleranza.
Il lievito più usato è il saccaromicete, i suoi impieghi sono legati alla produzione di vino, pane e birra.
Intolleranza e sintomi sospetti
Per fare chiarezza sui sintomi, possiamo elencarne alcuni: spossatezza; nausea e vomito; dolore addominale e gonfiore; diarrea oppure stitichezza; dolore articolare e muscolare; starnuti e gocciolamento del naso; tosse; dispnea; mal di testa; difficoltà a concentrarsi; sensazione di stordimento.
Da un quadro generale possiamo, quindi, affermare che prima di supporre che vi sia un’intolleranza al lievito è opportuno consultare uno specialista che formuli una diagnosi esatta.
Disbiosi intestinale
Un disturbo che può essere più facilmente ricollegato a questo tipo di intolleranza è la disbiosi intestinale, ossia un’alterazione della flora batterica intestinale.
Il cattivo assorbimento dei nutrienti introdotti col cibo può essere una conseguenza correlata alla disbiosi intestinale dalla quale possono dipendere, poi, squilibri metabolici, debolezza e perdita di peso corporeo.
In questo caso, sarà necessario disinfiammare la mucosa intestinale e potenziare le difese immunitarie introducendo fermenti lattici e assumendo, per esempio, un estratto di radici di Echinacea utile per rinforzare l’organismo e renderlo meno sensibile alle intolleranze.
Più in generale possiamo dire che i sintomi dell’intolleranza sono momentanei e direttamente collegati all’assunzione di prodotti che contengono lievito, per questo una delle terapie più efficaci sarà proprio quella di evitare il più possibile i prodotti contenenti lieviti.
Cibi sì, cibi no
Si consiglia di consumare cereali integrali, verdure e proteine fresche, frutta; tra i cibi indicati vi è anche il pane di segale, senza lievito, e prodotti da forno che non richiedono la lievitazione come quelli preparati con patate, mais o farina di soia.
Nella dieta alimentare possono essere integrate anche le uova, i ceci e le lenticchie, la carne di pollo e il pesce fresco; via libera anche al riso integrale e al consumo di tisane.
Cosa evitare, invece?
I prodotti come pane, biscotti, torte lievitate, salatini, aceto e salse come senape e maionese; è bene evitare i formaggi, i funghi, il tartufo, i pomodori in scatola e le conserve, le carni affumicate e le verdure in salamoia, la frutta secca; no anche al vino, ai superalcolici, alla birra e alle bibite gassate.