La frutta è uno di quei nutrienti di cui l’organismo giova sempre, qualsiasi sia l’età. Ricca di sostanze come vitamine, sali minerali, ad alto tasso idratante, è indicata nelle diete, ma per via degli zuccheri che contiene desta sempre qualche dubbio quando si parla di diabetici.
Possono anche loro consumare la frutta o è meglio evitare?
Cosa preferire
Se un tempo in merito al consumo di frutta da parte dei soggetti diabetici era molto ristretto e si atteneva a rigidi e scrupolosissimi divieti, oggi la medicine ha allargato un po’ di più gli orizzonti, dimostrandosi più flessibile.
Di certo occorre precisare che ogni tipologia di frutta è a sé e in base alle sue proprietà nutritive comporta una variazione dell’indice glicemico, che muta soprattutto in base all’influenza di diversi fattori.
Le fibre ad esempio, la quantità di minerali contenuti, la cottura eventuale, il consumo in abbinamento ad altri cibi che riescono a ridurre l’indice glicemico stesso, sono tutti fattori che concorrono a differenziare le varie tipologie.
In generale frutta come pere, albicocche, kiwi, arance, prugne, mele e anche l’uva hanno un indice glicemico basso, inferiore a 55, mentre sono tantissimi i frutti restanti che attestano il loro indice glicemico attorno a 80, un valore decisamente alto.
Il consiglio ovviamente quello di affidarsi a un nutrizionista esperto che sappia anche indicare la giusta direzione da intraprendere in merito al consumo consapevole di questo alimento, individuando magari peso e volume della porzione di frutta da consumare e quantità di zuccheri presenti per essere tranquilli di potersi godere un alimento amato in santa pace e senza pericoli.