
I 5 tibetani, esercizi e benefici
Alcuni riti che vale la pena conoscere soprattutto se praticate lo yoga e voleste sperimentare nuovi tipi di esercizi più dinamici
Dallo yoga ai cinque tibetani, esercizi di stretching combinati con il controllo della respirazione.
Un breve viaggio in Tibet e nella storia di alcuni riti antichi ed efficaci sulla forma fisica e lo stato mentale.
In cosa consistono e quali benefici apportano
Lo stretching, lo sforzo isometrico/isotonico e il lavoro di respirazione che si accompagnano a questo tipo di esercizi permettono di lavorare sugli organi interni.
I cinque tibetani sono in buona sostanza una rielaborazione dello yoga tradizionale e permettono di ottenere un aumento dell’energia, con risvolti positivi sulla concentrazione e la calma mentale; migliorano la respirazione; conferiscono maggiore flessibilità ai muscoli contribuendo anche al rafforzamento generale al corpo e al rallentamento dell’invecchiamento; riducono lo stress.
L’obiettivo generale della pratica consiste nella riattivazione dei sette chakra, ossia dei sette punti nevralgici del nostro corpo, fonte del “potere spirituale” secondo la tradizione dello yoga.
I cinque tibetani assumono particolare importanza, rilievo ed efficacia quanto maggiore sarà la loro pratica.
Un po’ di storia
La tradizione dei cinque riti tibetani affonda le sue radici più di 2500 anni fa.
La loro provenienza sembra essere rintracciata nello yoga praticato in Tibet che, a differenza dello yoga indiano, enfatizza sequenze continue di movimento contro il mantenimento della posizione.