
Reflusso gastroesofageo, sintomi e rimedi
Risalita di acidi nello stomaco, nell’esofago e talvolta nella gola.
Un problema molto più comune di quel che si pensa è il reflusso gastroesofageo che consiste nella risalita involontaria dei succhi acidi dello stomaco e di parte del contenuto gastrico lungo l’esofago, talvolta fino alla gola.
Sintomi
Tra i sintomi associati al reflusso gastroesofageo, il dolore al petto può essere facilmente travisato e confuso con un attacco di angina pectoris.
La spiccata acidità può irritare le mucose interessando, talvolta, le vie respiratorie: la gola, i disturbi alle corde vocali con abbassamento della voce e, poi, ancora laringite, raucedine, asma e la cosiddetta “tosse da reflusso”.
Il centro dell’addome, dietro allo sterno, corrisponde alla zona indicata gergalmente come “bocca dello stomaco” ed è qui che si concentra la manifestazione del bruciore o la sensazione di dolore localizzato.
Altri sintomi connessi:
- l’alito cattivo
- la nausea
- il vomito o i rigurgiti
- i problemi respiratori
- la tosse o il respiro sibilante
- il singhiozzo
- la raucedine o le alterazioni della voce
- il mal di gola
- il dolore toracico o alla parte superiore dell'addome
- la difficoltà durante la deglutizione (disfagia)
- l’erosione dei denti.
Diagnosi
Per una corretta diagnosi di malattia da reflusso gastroesofageo possono essere necessari esami strumentali come:
- manometria esofagea
- radiografia
- endoscopia digestiva
- biopsia
- monitoraggio pH-impedenziometrico del reflusso
- gastroscopia.
Rimedi
La cura del reflusso gastroesofageo può servirsi di diverse terapie che includono gli antiacidi e i farmaci procinetici, e altri rimedi naturali come l’uso di alcune erbe per favorire la digestione o più semplicemente l’adozione di una dieta leggera, caratterizzata da quattro o cinque piccoli pasti quotidiani e da una riduzione dello stress.
Ecco alcuni consigli e rimedi contro l'iperacidità gastrica e il reflusso:
- mangiare lentamente
- evitare cibi grassi, insaccati, soffritti, vino bianco, superalcolici, formaggi stagionati, cacao, tè, caffè, agrumi, bibite gassate, pomodoro, menta
- evitare di mangiare frutta molto acida, come gli agrumi e l'ananas
- non indossare indumenti troppo stretti
- evitare di coricarsi subito dopo avere mangiato
- evitare i farmaci che possono aumentare l’acidità gastrica
- se necessario, perdere peso
- evitare il latte.