
CINEMA 24 novembre 2020
Oscar 2021, Netflix a caccia del record
di Giovanni Teolis
Il colosso dello streaming potrebbe fare cadere un primato che resiste dal 1937
Nella prossima cerimonia degli Oscar, in programma ad aprile 2021, Netflix potrebbe farla da padrona e battere un record che resiste da ben 85 anni.
Il colosso dello streaming può infatti diventare lo studio cinematografico a raccogliere il maggior numero di nomination in una singola edizione nella categoria miglior film. Record al momento detenuto dalla Metro-Goldwyn-Mayer nell’edizione 1937 quando i suoi film in corsa per la statuetta più ambita erano cinque su dieci in gara. Nel 2021, per un cambio di regolamento avvenuto nel 2011, i film per l’ambita statuetta potrebbero essere otto o nove.
In un anno particolare, in cui tanti studios non hanno rilasciato tutti i loro film, Netflix si è distinto sia per la prolificità dei contenuti sia per la grande qualità. Da qui anche la speranza di poter finalmente vincere l'agognata statuetta per il miglior film soltanto sfiorata negli anni scorsi con The Irishman di Martin Scorsese e Roma di Alfonso Cuaron.
In base alle recensioni raccolte in questi mesi sembra pressoché certa la presenza nella categoria principe, miglior film appunto, sia per Mank, il nuovo lavoro del regista David Fincher, sia per The Trial of the Chicago 7 di Aaron Sorkin. Anche Ma Rainey's Black Bottom di George C. Wolfe viene indicato come potenziale vincitore, ma la pellicola (ancora inedita) è particolarmente chiacchiera per le categorie attoriali grazie alle prove superbe del compianto Chadwick Boseman e di Viola Davis.
Altro film Netflix che potrebbe entrare nella rosa è Da 5 Bloods di Spike Lee; quel che è certo è che la pellicola vede l’attore Delroy Lindo (e anche Boseman) come grande favorito per la statuetta di miglior attore non protagonista. Questo però è anche l’anno del ritorno di George Clooney, un beniamino dell’Academy: non è da escludere quindi che anche lui possa strappare una nomination con il suo The Midnight Sky. Il film sarà reso disponibile a breve.
Altri pezzi forti del catalogo Netflix sono The Life Ahead dove giganteggia una certa Sophia Loren e The White Tiger con Priyanka Chopra Jonas, ma hanno raccolto ottime critiche anche I'm Thinking of Ending Things di Charlie Kaufman e The 40-Year-Older Version di Radha Blank.
Un ulteriore record da battere, seppur decisamente difficile, è quello detenuto invece della Paramount capace nel 1974, per la prima volta nella storia, di avere per sé un’intera categoria, i costumi, con soli suoi film: vinse The Great Gatsby davanti a Chinatown, Daisy Miller, Il Padrino Parte II e Assassinio sull'Orient Express.
In un anno particolare, in cui tanti studios non hanno rilasciato tutti i loro film, Netflix si è distinto sia per la prolificità dei contenuti sia per la grande qualità. Da qui anche la speranza di poter finalmente vincere l'agognata statuetta per il miglior film soltanto sfiorata negli anni scorsi con The Irishman di Martin Scorsese e Roma di Alfonso Cuaron.
In base alle recensioni raccolte in questi mesi sembra pressoché certa la presenza nella categoria principe, miglior film appunto, sia per Mank, il nuovo lavoro del regista David Fincher, sia per The Trial of the Chicago 7 di Aaron Sorkin. Anche Ma Rainey's Black Bottom di George C. Wolfe viene indicato come potenziale vincitore, ma la pellicola (ancora inedita) è particolarmente chiacchiera per le categorie attoriali grazie alle prove superbe del compianto Chadwick Boseman e di Viola Davis.
Altro film Netflix che potrebbe entrare nella rosa è Da 5 Bloods di Spike Lee; quel che è certo è che la pellicola vede l’attore Delroy Lindo (e anche Boseman) come grande favorito per la statuetta di miglior attore non protagonista. Questo però è anche l’anno del ritorno di George Clooney, un beniamino dell’Academy: non è da escludere quindi che anche lui possa strappare una nomination con il suo The Midnight Sky. Il film sarà reso disponibile a breve.
Altri pezzi forti del catalogo Netflix sono The Life Ahead dove giganteggia una certa Sophia Loren e The White Tiger con Priyanka Chopra Jonas, ma hanno raccolto ottime critiche anche I'm Thinking of Ending Things di Charlie Kaufman e The 40-Year-Older Version di Radha Blank.
Un ulteriore record da battere, seppur decisamente difficile, è quello detenuto invece della Paramount capace nel 1974, per la prima volta nella storia, di avere per sé un’intera categoria, i costumi, con soli suoi film: vinse The Great Gatsby davanti a Chinatown, Daisy Miller, Il Padrino Parte II e Assassinio sull'Orient Express.