
Da Lady Gaga a Springsteen, le performance più belle per Biden
I momenti musicali più emozionanti che hanno accolto il neo presidente Usa
Mercoledì 20 gennaio si è tenuta a Washington la cerimonia di insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden e del suo vicepresidente, Kamala Harris.
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Lady Gaga ha cantato l'inno nazionale
Durante il cerimoniale del giuramento del nuovo presidente si è esibita Lady Gaga, che ha avuto l'onere e l'onore di cantare l'inno americano. La star mondiale, di origini italiane, era accompagnata dalla banda dei Marine. Miss Germanotta si aggiunge così ad altre grandi artiste che hanno cantato per un presidente americano, come Beyoncé e il contralto Marian Anderson, che si esibì sia per John F. Kennedy che per il suo predecessore, Dwight D.
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Jennifer Lopez e l'orgoglio portoricano
Dopo Gaga e poco prima che Joe Biden pronunciasse il giuramento, è toccato a JLo, vestita di bianco, regalare una performance da brividi. La popstar di origini portoricane, visibilmente emozionata, ha cantato due classici del patriottismo a stelle e strisce This Land Is Your Land di Woody Guthrie e America The Beautiful, interrompendosi per un breve istante per una frase in spagnolo :“Una naciòn con libertad y justicia para todos”, un messaggio di unità alla fine di un quadriennio che ha messo a dura prova la compattezza del tessuto sociale statunitense.
La grinta e il cuore del Boss
Ad aprire Celebrating America per onorare il nuovo presidente Joe Biden ci ha pensato Bruce Springsteen, con una versione acustica solista di Land of Hope and Dreams dai gradini del Lincoln Memorial. The Boss, con la sua chitarra acustica, è stato presentato da Tom Hanks: niente pubblico dal vivo a causa delle restrizioni anti-Covid, ma tante emozioni. Springsteen ha fatto parte della campagna di Biden sin dalla Convention democratica del 2020 e ha prestato la sua voce narrante per uno degli spot elettorali trasmessi il giorno prima delle elezioni presidenziali.
I Foo Fighters al Celebrating America
Celebrating America ha avuto tra i suoi protagonisti anche i Foo Fighters di Dave Grohl, che hanno eseguito il loro classico del 2002 Times Like These. Il frontman del gruppo l'ha dedicata agli insegnanti, tra queste la nuova first lady Jill Biden e sua madre, Virginia. "Quest'anno i nostri insegnanti hanno dovuto affrontare sfide senza precedenti, ma grazie alla dedizione e alla creatività hanno affrontato queste sfide a testa alta. Quindi la prossima canzone è per i nostri incrollabili insegnanti che ogni giorno illuminano i bambini della nostra nazione".
John Legend ha cantato Nina Simone
Tra i momenti magici della lunga maratona, va inserita la perla di John Legend: l'artista si è cimentato con l'emozionante cover di Feeling Good di Nina Simone, eseguita su un pianoforte a coda accompagnato dalla sezione di fiati di una banda militare. Dal 1965, quando lo interpretò la Simone, il brano ha un alto significato ed è visto come inno di liberazione.
La reunion dei New Radicals per Biden
I New Radicals, tornati insieme dopo 20 anni solo per celebrare Joe Biden, hanno proposto la loro canzone più nota, You Get What You Give. La canzone, per motivi diversi, è legata alla storia personale del neo presidente e del vicepresidente Harris. Infatti durante la campagna elettorale, il brano è stato utilizzato come canzone di chiusura dal marito di Kamala, Doug Emhoff. You Get What You Give era anche una delle preferite dallo scomparso figlio di Biden, Beau, che l'aveva usata come canzone motivazionale mentre combatteva la sua battaglia contro un tumore.
Da Bon Jovi a Katy Perry
Jon Bon Jovi ha contribuito con una versione di Here Comes the Sun da Miami, e Ant Clemons e Justin Timberlake hanno eseguito Better Days da Memphis.Splendido anche il gran finale, con un sontuoso spettacolo di fuochi d’artificio nel cielo notturno di Washington, guardato da Biden (alla Casa Bianca) e da Harris (al Lincoln Memorial) e dalle loro famiglie, con Katy Perry che ha cantato Firework.