Oggi sempre più persone nutrono sempre maggiore interesse nei confronti della moda sostenibile: si tratta di avere un guardaroba ben pensato e anti-spreco. Il tutto in un’ottica duratura, in totale contrasto con la moda low cost.
Cos’è lo slow shopping?
Lo slow shopping è un modo di comprare più lento: il consumatore, nel momento in cui vede in vetrina un capo d’abbigliamento di suo gradimento, prima ancora di procedere all’acquisto ci pensa quanto meno due volte. Nulla a che vedere, quindi, con la fast fashion, vero e proprio stendardo della società consumistica.
Slow shopping: le domande giuste da porsi prima di acquistare
Il consumatore dovrebbe ricorrere a una scala di valori e, secondo la filosofia dello slow shopping, prima di acquistare dovrebbe porsi alcuni fra questi interrogativi:
1) Quel capo d’abbigliamento mi serve effettivamente?
2) Ne ho già un altro simile?
3) Con cosa mi converrebbe abbinarlo per sfruttarlo quanto più possibile?
Acquistare un vestito ad un ottimo rapporto qualità-prezzo e indossarlo nelle quattro stagioni dell’anno rappresentano alcuni dei capisaldi di questa nuova filosofia di vita. Un prezzo mediamente più elevato di un determinato abito non deve essere visto obbligatoriamente come un fattore negativo, soprattutto se l’esborso risulta ammortizzabile nel corso degli anni.
Rispetto dell’ambiente
Acquistare in modo consapevole apporta benefici non solo al proprio portafoglio, ma anche all’ambiente. Agendo in questo modo, si ottimizzano i capi e si evitano gli sprechi che ogni anno incidono negativamente sulle condizioni, sempre più critiche del nostro pianeta.
Rapporti umani
Altro tratto distintivo dello slow shopping risiede nel fatto che si ritorna a privilegiare i rapporti umani tra il cliente e il negoziante: al centro c’è, infatti, il consumatore che può avvalersi di una consulenza personalizzata che tiene conto di tutte le sue effettive esigenze.
Inoltre, ritornano di moda gli acquisti in compagnia: per specifici capi d ’abbigliamento, ci si tende a fidare maggiormente del parere degli amici, dei giudizi del partner e dei conoscenti. Il vestito, poi, viene toccato con mano e a fronte di insoddisfazione o di ripensamenti, lo si può cambiare senza intoppi.
Conclusioni
Insomma, con il successo dello slow shopping, sembra essere ritornati al passato. Una consistente fetta di negozianti sembra aver intercettato una nicchia di mercato che potrebbe rivelarsi particolarmente redditizia.