
Coronavirus: imprese rifiuti, rischio stop raccolta
Uno dei servizi che sembra essere nell'incertezza è quello della raccolta dei rifiuti
Coronavirus: le imprese di rifiuti rischiano lo stop
L'emergenza Coronavirus si fa sempre più inarrestabile.
Il presidente italiano Giuseppe Conte ha deciso dunque di chiudere qualsiasi attività lavorativa non necessaria in modo tale da rendere sempre minori i contagi tra la popolazione.
Uno dei servizi che sembra essere nell'incertezza però è quello della raccolta dei rifiuti. Quest'ultimo infatti potrebbe rischiare di interrompersi nel giro di ventiquattro ore se non dovessero essere prese delle misure adeguate.
Covid-19: a rischio la chiusura delle imprese di raccolta dei rifiuti
Le imprese che si occupano della raccolta dei rifiuti sembrerebbero non essere considerate necessarie al pari della protezione civile, del sistema sanitario, delle forze armate e dei servizi alimentari.
In piena emergenza coronavirus quindi Confindustria Cisambiente lancia l'allarme sostenendo che il servizio potrebbe essere interrotto dal momento che mancano gli strumenti di protezione e le attrezzatture di sanificazione necessarie.
L'associazione dunque sostiene di essere stata completamente dimenticata dal Decreto Cura Italia e chiede di avere una maggiore attenzione da parte del governo italiano.
La raccolta dei rifiuti al tempo del coronavirus
Nel caso in cui la raccolta dei rifiuti nelle città dovesse fermarsi a causa del coronavirus, si creerebbe un grande disagio alla popolazione. Questo servizio pubblico infatti è necessario per assicurare il benessere comune e salvaguardare l'ambiente.
Inoltre, lasciare i rifiuti per strada potrebbe portare gravi problemi anche alla salute dei cittadini e ciò deve essere assolutamente evitato, soprattutto in un momento in cui è necessario assicurare che non ci sia alcun rischio sanitario.
Le cause che potrebbero portare allo stop della raccolta dei rifiuti
Una delle cause che potrebbero portare allo stop della raccolta dei rifiuti in tantissime zone d'Italia è senza dubbio l'assenza di mascherine. Queste ultime infatti sono fondamentali per garantire la sicurezza degli oltre novanta mila lavoratori che devono proteggersi dal possibile contagio da coronavirus.
Senza le protezioni adeguate i dipendenti non potranno assicurare un valido servizio pertanto non ci sarebbe da meravigliarsi se il servizio venisse interrotto improvvisamente nell'arco di 24 ore.