
Cos’è l’energia geotermica
Tra le fonti rinnovabili, una delle più apprezzate in assoluto è l’energia geotermica. Di cosa si tratta?
Di quell’energia che, una volta ricavata dal calore naturale della Terra, può essere impiegata per diversi scopi, come ad esempio la produzione di energia termica, vale a dire di acqua calda e di calore, e di energia elettrica.
Energia geotermica: come viene generata?
È mediante il calore geotermico che viene prodotta l’energia geotermica.
Questo tipo di energia si accumula all’interno del sottosuolo. Si consideri che per ogni 100 metri di profondità, si registra un aumento della temperatura attorno ai 3 gradi Celsius. Il processo di produzione verte sulla fuoriuscita dell’energia geotermica sulla superficie terrestre sotto forma di vapore, acqua e altri vettori fluidi. Questi possono essere sia naturali che iniettati.
3 tipologie di fonti
Nel complesso, sono 3 le fonti principali di energia geotermica.
1. Fonti petrotermiche
Le rocce possono produrre energia geotermica. La loro temperatura risulta molto elevata. Tuttavia, ai fini del processo, devono essere stimolate mediante l’iniezione di acqua fredda, non essendoci nei paraggi liquidi che, riscaldandosi, si trasformino in vapore acqueo.
2. Fonti geopressurizzate
Fra i 2.500 ed i 9.000 metri di profondità, vi sono sacche che contengono gas naturali a temperature complessivamente contenute. Tuttavia, si caratterizzano per una pressione decisamente alta.
3. Fonti idrotermiche
A livello industriale, si confermano la soluzione più ricorrente in materia di produzione di energia geotermica. Trattasi di sacche di acqua calda, situate ad un livello di profondità attorno ai 1.000/2.000 metri sotto la superficie terrestre. Il riscaldamento è opera delle rocce che raggiungono temperature elevatissime.
Vantaggi
Tra i principali vantaggi, trattandosi di una fonte rinnovabile, l’energia geotermica assicura un’erogazione costante, senza subire variazioni in base alla stagione o alle condizioni atmosferiche.
Inoltre, è una forma di energia pulita, nonostante i composti inquinanti di natura gassosa che escono dalla Terra. Tuttavia, se paragonati ai combustibili fossili, la differenza è considerevole, visto il livello di CO2 di questi ultimi.
Servirsene, inoltre, vuol dire abbattere i costi ed ottimizzare i consumi energetici: un impianto geotermico domestico, ad esempio, è in grado di ridurre i consumi primari sino al 70%. Inoltre, la silenziosità dell’impianto geotermico domestico è un altro punto a favore: in un sol colpo, rinunciare al boiler, alla caldaia e al condizionatore è una possibilità da valutare.