Non a caso si tratta di una delle piante arbustive ornamentali più diffuse nei parchi e nei giardini. Robuste e molto decorative, non richiedono grandi cure. Per ottenere fioriture rigogliose, infatti, è sufficiente potarle ogni due anni.
Prima di procedere occorre stabilire se si tratti di una pianta che fiorisce dai rami vecchi, come l'Hydrangea Macrophylla e l'Hydrangea Quercifolia, o da quelli nati nell'anno come accade per le specie Arborescens e Paniculata.
Vi basterà osservare il punto di origine delle nuove infiorescenze per stabilire a quale tipologia appartenga.
Piccole differenze per risultati ottimali
L'ortensia va sempre potata quando si trova nello stato di riposo vegetativo. Se la vostra pianta fiorisce sui rami vecchi, è preferibile tagliarla all'inizio dell'inverno, recidendo i rami appena sopra le gemme nuove che compaiono alla fine della fioritura.
Questi rami legnosi, identificabili per il loro aspetto squamoso e il colore scuro, richiedono l'uso di lame robuste come quella delle forbici "a cricchetto". Le ortensie che fioriscono dai rami nuovi mostrano i primi fiori un pò più tardi, all'inizio dell'estate.
Ciò consente di potarle alla fine dell'inverno. Una potatura leggera, eseguita mantenendo l'altezza della pianta, regalerà fiori più piccoli e numerosi. Al contrario, le grandi infiorescenze sono il frutto di un'azione più decisa che lasci sui rami non più di 3 gemme.
Potature sanitarie
Se l'ortensia è stata colpita da una malattia o si è indebolita con il correre degli anni, è consigliabile tagliare almeno il 30% dei suoi rami. Giacché questi arbusti amano gli ambienti freschi e asciutti, è bene eliminare periodicamente i fiori e i rami secchi per garantire una buona areazione anche alle zone centrali della pianta.
Così l'ortensia crescerà sana e forte, per regalarvi ogni anno le sue bellissime e rigogliose infiorescenze.
Concimazione delle ortensie
Il benessere dell'ortensia e la sua fioritura ottimale dipendono anche da una corretta concimazione. Queste piante acidofile si giovano delle pacciamature eseguite in autunno e all'inizio della primavera con compost o letame maturo, entrambi ricchi di sostanze organiche.
Le pacciamature, infatti, proteggono le radici dal freddo invernale, mantengono il terreno umido anche nei periodi più caldi e limitano la crescita delle erbacce. In alternativa è possibile utilizzare uno dei concimi specifici per ortensie largamente disponibili in commercio.