Gli effetti del vulcanismo secondario sono diversi anche se la maggior parte delle manifestazioni riguardano la fuoriuscita di vapore dalle fratture presenti nelle rocce. Molto spesso parliamo di fumarole e soffioni confondendo i termini, anche se gli stessi si riferiscono a due eventi sostanzialmente diversi. Di seguito quindi cercheremo di capire in cosa consistono e quali sono le loro principali caratteristiche.
Fumarole: cosa sono e come si manifestano
Le fumarole sono manifestazioni legate alle presenza di aree termali dove moltissimi anni fa erano presenti dei vulcani attivi. Si tratta nello specifico dell'emanazione di vapore o di altri gas di natura vulcanica e si trovano solitamente accanto a crateri, lungo i fianchi di vulcani attivi o in prossimità, come detto, di stabilimenti termali. Il vapore fuoriesce da piccole fessure ma molto profonde e da queste risalgono quindi i gas di origine vulcanica con una temperatura che può arrivare fino a 900 gradi. I gas che fuoriescono sono un mix di vapore acqueo, anidride carbonica, cloruri e solfati.
In cosa consistono i soffioni
Anche i soffioni boraciferi sono una manifestazione tipica di vulcanismo secondario ma, a differenza delle fumarole, si caratterizzano per una temperatura dei vapori più bassa, solitamente compresa tra i 100 e i 200 gradi, ma con una pressione decisamente superiore che può arrivare fino a 20 atmosfere. La composizione dei soffioni, oltre a caratterizzarsi per la presenza di acqua e gas, prevedono anche acido borico e salgono in superficie allo stesso modo delle fumarole, ossia attraverso spaccature del terreno o anche tramite dei condotti artificiali realizzati dall'uomo. I soffioni boraciferi sono presenti in Italia, in particolare nella regione toscana, ma anche in diverse parti del mondo, come in Alaska, California, Cile e Giappone.
L'utilizzo dell'energia geotermica
Fumarole e soffioni boraciferi rappresentano una delle fonti principali per sfruttare l'energia geotermica grazie alla quale si può ottenere elettricità a basso impatto ambientale. Si sfrutta infatti l'energia termica accumulata nel sottosuolo la quale fuoriesce dal terreno grazie ad alcuni vettori come il vapore e l'acqua; generalmente si utilizza il vapore di fumarole e soffioni per azionare una turbina grazie alla quale sarà possibile non solo produrre ma anche per accumulare energia da sfruttare per gli usi comuni.