
Seme libero, che cosa significa?
Seme libero è un progetto cominciato 4 anni fa dall'incontro tra Fattoria di Vaira ed EcorNaturaSì
Da dove nasce
Seme libero, un progetto cominciato quattro anni fa dall'incontro tra Fattoria di Vaira nella persona di Peter Kunz e EcorNaturaSì con l'importante collaborazione della Cooperativa Gino Girolomini, nasce dalla volontà degli agricoltori di preservare ed esaltare talune tipologie di farro spelta e grano, tipiche dell'agricoltura di tipo biologico.
Proprio quest'ultima caratteristica determina, dunque, l'assenza di processi chimici di sintesi spesso impiegati nella coltivazione di questa tipologia di seme che, in questo modo, conserverà le sue peculiarità naturali.
Seme libero
Con il termine Seme Libero, in riferimento ai semi sopra citati, si fa riferimento ad un prodotto che non viene geneticamente manipolato, in questo modo esso può essere riprodotto dagli agricoltori. Non solo grazie a questa denominazione è possibile individuare i prodotti non sottoposti a monopolio o oligopolio di tipo economico.
Dunque, l'agricoltore può procedere alla riproduzione del seme che viene riconosciuto e successivamente registrato. Questo passaggio burocratico non deve essere interpretato come un brevetto, tipico di un marchio, ma semplicemente un riconoscimento che viene dato al genetista che si occupa dell'attività di selezione. L'obbiettivo, infatti, è quello di garantire la qualità di una specifica varietà di prodotto, o meglio di un seme, che possa rimanere tale nel corso del tempo.
I prodotti
Le farine e i prodotti finali, realizzati con esse, che riportano il marchio Seme Libero hanno l'obbiettivo di soddisfare le esigenze del consumatore. Questo permette di garantire grande qualità, acuendo il senso di responsabilità verso l'agricoltura e i suoi prodotti. La materia prima proviene da aziende agricole cosiddette biodinamiche che hanno come obbiettivo ultimo quello di preservare la buona salute dei terreni, la fertilità e la vitalità dei campi per permettere alla popolazione di accedere a cibi naturali di qualità, ricchi di nutrimenti e con un gusto autentico.
Solo in questo modo l'agricoltore è in grado di esaltare le caratteristiche di ogni seme, conferendo alla farina e a tutte quelle pietanze con essa realizzate un sapore unico.