
Terrarium chiuso, come farlo e come curarlo
Il terrarium è un ecosistema autosufficiente con cui ci si può dilettare per creare straordinarie composizioni
L'invenzione del terrarium viene accreditata a Ward, un dottore che notò condensa su una bottiglia e si rese conto della possibilità di realizzare un ecosistema.
Esposizione del terrarium
Per far si che il terrarium cresca in condizioni ottimali è importante esporlo alla luce solare in questo modo potrà essere messa in atto la fotosintesi e dunque il processo di respirazione. In genere è preferibile una finestra esposta a Sud. Una piccola accortezza è quella di ruotare il terrarium di almeno un quarto solo una volta al mese, in questo modo, tutte le piante potranno essere colpite dai raggi solari e riceveranno calore omogeneo. La temperatura ideale è di circa 27 gradi non di più, le piante amano infatti un clima umido.
Le piante da inserire all'interno del terrarium sono tante, in poche parole si possono inserire centinaia di varietà senza alcun problema. Tra le più indicate ci sono le felci, ma non solo piante verdi, anche quelle che assumono una colorazione rossastra o ancora le violette del pensiero, una pianta affascinante che rende la composizione estremamente elegante e unica nel suo genere. Il prezzo è pressoché irrisorio.
Annaffiatura e cura
In genere il terrarium è un'ecosistema autosufficiente pertanto non è necessario prendersene cura. Bisogna sapere però che a volte è importante notare la quantità di condensa visibile sulle pareti in vetro. Se la condensa è troppa è opportuno asciugarla con un fazzoletto in carta per eliminarla. Se addirittura impedisce di vedere all'interno è necessario lasciare aperto il barattolo per almeno 24 ore così che si possa asciugare completamente. Troppa acqua potrebbe causare marciume alle foglie e rovinare la composizione in poco tempo.
Per quanto riguarda l'annaffiatura può essere indispensabile bagnare il terreno, non più di una volta l'anno. Ci si può accorgere tranquillamente se il terrarium necessita di acqua, si può toccare il terreno e sentire se è secco. Il muschio può essere una delle piante più adatte a indicare la necessità di acqua.