
Recovery Fund: cosa prevede l'accordo al Consiglio europeo
Intesa storica da 750 miliardi, Italia maggiore beneficiaria con 209
Un Consiglio europeo storico ha portato a un accordo storico: il summit dei capi di stato e di governo dell'Unione dedicato al Recovery Fund e al Bilancio della Ue 2021-2027, ha definito le misure per far fronte alla crisi economica causata dalla pandemia di Covid-19.
Cosa prevede l'accordo
La dotazione del Recovery Fund sarà di 750 miliardi, 390 dei quali di sussidi e 360 in prestiti.
Il bilancio Ue per il 21-27 - al quale è agganciato il Fund - è di 1.074 miliardi.
Il finanziamento del fondo avviene attraverso la raccolta di liquidità attraverso l’emissione di Recovery Bond Ue, garantiti, appunto, dal bilancio dell'Unione.
Il Recovery Fund distribuirà risorse tra il 2021 e il 2023 e rimmarrà in vita fino al 2026.
L'Italia maggiore beneficiaria
Il nostro paese è il maggiore beneficiario del Recovery Fund, il cui nome ufficiale è, come avevamo già descritto settimane fa, Next Generation Eu. L'Italia avrà a disposizione poco meno di 209 miliardi di euro: 81,4 in sussidi - che quindi non dovrà rimborsare – e 127 miliardi di prestiti.
L'Italia, spiega Alberto D'Argenio su Repubblica, sarà inoltre sorvegliata speciale su come userà i finanziamenti, come vediamo qui sotto.
L'equilibrio con i frugali
L'equilibrio con i paesi cosiddetti frugali, guidati dal primo ministro olandese Mark Rutte, è stato trovato spostando i pesi fra prestiti e sussidi all'interno del Fund.
Il controllo della Commissione sull'uso dei soldi
Inoltre, Rutte ha imposto, appunto, le condizioni nell'uso dei soldi. Vale a dire: quando in autunno il nostro governo, o un qualsiasi altro governo di un paese beneficiario, presenterà il Piano nazionale di riforme (precondizione per accedere ai fondi), la Commissione deciderà entro due mesi se promuoverlo in base a quanto rispetti le politiche verdi, digitali e le raccomandazioni Ue 2019-2020. Per l'Italia tali raccomandazioni riguardano riforme di pensioni, lavoro, giustizia, pubblica amministrazione e sanità.
Il voto sarà votato anche dai ministri a maggioranza qualificata: un gruppo di paesi che rappresenta il 35% della popolazione potrebbe bloccare il Piano di un singolo paese.
Il giudizio di Conte
"Con 209 miliardi l'Italia può ripartire con forza" - "Avremo una grande responsabilità: con 209 miliardi abbiamo la possibilità di far ripartire l'Italia con forza e cambiare volto al Paese. Ora dobbiamo correre", le parole del premier Giuseppe Conte. "Siamo soddisfatti: abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso e adeguato alla crisi che stiamo vivendo - ha continuato -. Abbiamo conseguito questo risultato tutelando la dignità del nostro Paese e l'autonomia delle istituzioni comunitarie".
Il Recovery fund "è la priorità e spero possa contribuire a distrarre l'attenzione morbosa attorno al Mes", ha detto Conte – come riferisce l'Ansa – in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo.
La decisione più importante dopo l'Euro
Secondo il commissario Ue all'economia, Paolo Gentiloni il Next Generation Eu "è la più importante decisione economica dall'introduzione dell'euro". "Per la Commissione che ha proposto il piano, comincia la sfida più difficile. L'Europa è più forte delle proprie divisioni".