Desametasone e Remdesivir: è questo il cocktail di farmaci impiegato dai medici del Walter Reed Hospital per curare Donald Trump da quando è stato ricoverato a causa del Covid-19 lo scorso 2 ottobre.
Ma non solo. Arrivato in ospedale, riporta Repubblica, il presidente aveva la febbre alta e i livelli di saturazione dell’ossigeno erano scesi sotto il 94%: per questo motivo gli è stato somminstrato ossigeno supplementare per circa un’ora, in modo da riportare la saturazione sopra il 95%.
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Dopodiché – e qui è il New York Times a riportarlo – gli sono stati dati “8 grammi di un cocktail sperimentale di anticorpi monoclonali. Ha anche preso zinco, vitamina D, famotidina, melatonina e aspirina” e, solo allora, la prima dose di Remdesivir, il farmaco antivirale utilizzato contro l’Ebola che ha ricevuto “un'approvazione di emergenza dalla Food and Drug Administration come terapia per il Covid-19”.
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Contemporaneamente, dal momento che soffre di un lieve problema cardiaco, Trump assume anche l’aspirina per il cuore e la statina per il colesterolo.
I media americani raccontano che in un secondo momento i livelli di ossigeno del sangue del Tycoon sono scesi nuovamente sotto il 93% (il che fa pensare che sia stato affetto da una forma di coronavirus non leggera) e quindi gli è stato dato, oltre al Remdesivir, anche il Desametasone, un antinfiammatorio a base di steroidi che secondo uno studio dell'Università di Oxford è in grado di abbassare "di un quinto le morti di pazienti con Covid-19 sotto ossigeno".
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