
Covid, New Delhi: mai così tanti morti come a novembre
La causa: la mancanza di distanziamento sociale ma anche l'altissimo tasso di inquinamento
Dopo gli Stati Uniti, l'India è il secondo paese al mondo per numero di contagi da Covid-19.
Solo nella giornata di giovedì 12 novembre sono stati registrati 104 nuovi decessi e 7.053 nuove infezioni, secondo i dati del ministero federale della Sanità, mentre nell’intero Paese i contagi aumentavano di 44.789 unità e i decessi di 547 unità in 24 ore.
Il boom di vittime a Nuova Delhi ha inoltre causato vasti assembramenti all’interno dei crematori della capitale indiana, dove molte famiglie usano salutare i loro cari con antichi rituali.
L’aumento del numero di morti è stato imputato all’elevato tasso di inquinamento urbano e alla mancanza di distanziamento sociale soprattutto nei mercati della città e durante il festival delle luci (Diwali) avvenuto proprio a novembre. Secondo gli esperti, nella capitale il livello di particelle inquinanti PM2.5 presenti nell'aria è altissimo, e queste possono facilmente entrare nel tratto nasale, indebolire il rivestimento interno dei polmoni e facilitare la diffusione delle infezioni da coronavirus.
La maggior parte degli ospedali in città ha esaurito i posti letto in terapia intensiva. I casi di contagio adesso stanno cominciando piano piano a diminuire, ma i medici avvertono che se i residenti non faranno attenzione, la situazione potrebbe peggiorare di nuovo.