
Covid, il nuovo record di casi negli Usa
I ricoveri in ospedale sono raddoppiati in trenta giorni, toccando quota 100mila
Le infezioni e i ricoveri ospedalieri da coronavirus hanno raggiunto un nuovo record negli Stati Uniti e gli esperti temono che la situazione non migliorerà prima di Natale.
Le persone ricoverate in ospedale hanno toccato per la prima volta quota 100mila (il doppio rispetto all’inizio di novembre), mentre i nuovi contagi giornalieri, solo venerdì 4 dicembre, sono stati 210mila: è il massimo storico dall'inizio della pandemia, secondo i dati di riferimento della Johns Hopkins University.
A livello nazionale, secondo i dati del Covid Tracking Project, le infezioni totali si stanno avvicinando ai 14 milioni, mentre sono 264mila i morti totali fino ad oggi. Il boom di contagi è stato pari a circa un milione di nuovi casi ogni settimana a novembre, vale a dire 99 positivi al minuto.
Le autorità hanno fatto sapere che il sistema sanitario si trova ora sotto stress come mai prima. Ma il peggio potrebbe ancora arrivare. “Dicembre, gennaio e febbraio saranno il periodo più difficile nella storia della sanità pubblica di questa nazione” secondo Robert Redfield, direttore del Centers for Disease Control and Prevention (CDC). I contagi potrebbero aumentare in seguito agli spostamenti per le feste del Ringraziamento.
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California, Texas e Florida - i tre stati americani più popolosi - sono tra le aree più colpite del Paese. Nella città di Los Angeles, il sindaco Eric Garcetti ha emesso un’ordinanza che obbliga i residenti di rimanere a casa, salvo necessità mediche, familiari o lavorative.
Il CDC ha esortato gli americani ad astenersi dal viaggiare durante il periodo natalizio. Contemporaneamente, tuttavia, le autorità sanitarie hanno allentato sulla quarantena per chi è entrato in contatto con un positivo, accorciando il periodo di isolamento da 14 a 7-10 giorni.
Gli organismi statunitensi per la regolamentazione sui farmaci si riuniranno il 10 dicembre per discutere l'approvazione d'emergenza del vaccino sviluppato da Moderna e, nuovamente, il 17 dicembre per discutere quello di Pfizer. Il CDC ha già concordato che ad avere la priorità sulle vaccinazioni saranno i 21 milioni di operatori sanitari del Paese, così come i tre milioni di anziani che vivono nelle case di cura.
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