Il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha parlato ieri in una conferenza stampa che seguiva la seconda giornata di incontri diplomatici tra Italia e Stati Uniti. Il colloquio con Biden, a detta di Draghi, è andato “molto bene”, i paesi hanno rinnovato la sintonia, anche se le visioni su come vada conclusa la guerra restano probabilmente un po’ diverse. Il premier italiano ha detto comunque che Italia e Usa hanno “concordato che occorre continuare a sostenere l'Ucraina e a fare pressione su Mosca ma anche cominciare a chiedersi come si costruisce la pace. Ma deve essere una pace che vuole l'Ucraina, non una pace imposta”.
Se la guerra era iniziata come Davide contro Golia, rifletteva Draghi, ora non è più così, perché la Russi ha dimostrato “di non essere un soggetto invincibile”. Un primo fronte su cui Draghi chiede l’apertura delle trattative di pace è quello dello sblocco del grano dai porti ucraini: “Può essere una prova di dialogo”, utile per altro a evitare una crisi umanitaria. In serata poi Draghi ha partecipato alla cena di gala dell’Atlantic Council, in cui ha ricevuto il Distinguished leadership award per la sua influenza a livello internazionale.