
I due virus "parenti stretti" del SARS-CoV-2
Trovati in pipistrelli in Cambogia e in Giappone. Confermerebbero l'origine animale della pandemia
Due virus "parenti stretti" del Covid-19 sono stati scoperti in laboratori fuori dalla Cina.
Si tratta dei primi "cugini" del SARS-CoV-2 rintracciati fuori dalla Cina e , sebbene il loro genoma non sia stato ancora completamente sequenziato, confermano quanto concluso dall'Organizzazione mondiale della sanità: che la pandemia ha origini animali.
Rimane ancora da accertare, comunque, se l'infezione sia passata direttamente dai pipistrelli all'essere umano o se a quest'ultimo sia arrivato attraverso un ospite intermedio. Per capirlo, i nuovi virus scoperti dovrebbero condividere più del 97% del loro genoma con SARS-CoV-2.
Etienne Simon-Loriere, virologo presso l'Istituto Pasteur di Parigi, ha dichiarato che intende sequenziare i nuovi parenti del Covid-19 e poi pubblicare i risultati.
"SARS-CoV-2 probabilmente non era un virus nuovo di zecca che è apparso all'improvviso. I virus in questo gruppo esistevano prima che ne venissimo a conoscenza nel 2019", ha affermato Tracey Goldstein, direttore associato del One Health Institute presso l'Università della California, Davis, che ha collaborato con il team cambogiano. Latinne sostiene che le scoperte confermano che i pipistrelli Rhinolophus sono il serbatoio di questi virus.
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