
Lo spray nasale contro il coronavirus
Ma per essere utile davvero, deve sempre essere usato insieme alla mascherina
Il gruppo biofarmaceutico israeliano Nasus Pharma ha lanciato sul mercato nazionale uno spray nasale che impedisce al virus SARS-CoV-2 di attecchire nella mucosa della narice, abbassando del 78% la probabilità di rimanere contagiati.
Una soluzione - ha specificato il co-fondatore e direttore esecutivo dell'azienda, Udi Gilboa - da considerarsi come ulteriore protezione oltre alla mascherina che torna utile per aumentare le difese soprattutto nei luoghi chiusi.
Lo spray si chiama Taffix e funziona così: una volta inalato, in 50 secondi rilascia una polvere contenente ipromellosa che abbassa il pH della mucosa nasale da 6.8 a 3.5 (e maggiore è l'acidità del pH, maggiore è la capacità dell'organismo di combattere il virus) e innalza una barriera protettiva fino a cinque ore dall’applicazione.
Come riportato da Repubblica, negli esperimenti condotti presso l'Università della Virginia, lo spray si è dimostrato efficace nella neutralizzazione del 99% di cellule virali da SARS-CoV-2.
L'inalatore è stato poi testato su 83 volontari residenti nella città israeliana di Bnei Berak, i quali lo hanno applicato tre volte al giorno per due settimane, indossando sempre la mascherina.
“L’esperimento ci ha fornito dati eccellenti. È la prima volta che, oltre alle mascherine, una misura preventiva per il contrasto del Covid si è dimostrata realmente efficace nel limitare la diffusione del contagio, specie in ambienti con potenziali super-spreader”, ha detto Gilboa.
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E ha sottolineato: “Abbiamo testato Taffix su diverse tipologie di virus e il 95% di questi penetra nel corpo attraverso il naso e viene debellato nel momento in cui incontra la patina di Taffix che riduce il pH al 3.5: ogni virus che conosciamo oggi muore in un ambiente con tale livello di acidità. Ciò significa che Taffix costituisce una soluzione preventiva non solo per il Covid, ma per ogni patologia virale, compresa l’influenza stagionale”.