
Per Alexei Navalny 30 giorni di custodia cautelare
Ora rischia 3 anni e mezzo di prigione (meno i 10 mesi già trascorsi ai domiciliari)
I giudici russi hanno deciso che Alexei Navalny dovrà trascorrere i prossimi 30 giorni in custodia cautelare in attesa di un’udienza, prevista per il 29 gennaio, in cui verrà convalidata (o meno) la sua pena per un processo precedente di cui è accusato di aver violato gli obblighi (si tratta di una condanna, risalente al 2014, per essersi appropriato in maniera indebita di circa 30 milioni di rubli da una filiale dell’azienda di cosmetici francese Yves Rocher e in base alla quale si sarebbe dovuto presentare due volte al mese presso la polizia penitenziaria - cosa che non ha fatto mentre era in convalescenza dall'avvelenamento da Novichock in Germania).
Domenica 17 gennaio Navalny era stato arrestato pochi minuti dopo l'atterraggio del volo che da Berlino, dove era stato curato dall'avveleanamento, lo aveva riportato a Mosca per la prima volta dallo scorso agosto.
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Dopo l'arresto è stato trattenuto in un luogo rimasto ignoto e da cui non ha potuto comunicare con i suoi avvocati per 15 ore, quando è stato sottoposto a un'udienza in un’aula della stazione di polizia di Chimki, poco fuori Mosca, che ha stabilito i termini della custodia preventiva.
Se venisse condannato, l'attivista potrebbe dover scontare la pena di 3 anni e mezzo, meno i 10 mesi che aveva già trascorso agli arresti domiciliari. Il 18 gennaio ha fatto un appello ai concittadini sui social network perché organizzino una manifestazione di protesta contro il governo russo, invitandoli a "non tacere e a resistere".
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