
New York ha tagliato un miliardo di dollari alla polizia
Il primo grande successo di Black Lives Matter
La campagna “de-fund police” (tagliare i fondi alla polizia) iniziata dopo la morte di George Floyd inizia a dare i suoi frutti.
Succede a New York, più grande città degli Stati Uniti e teatro di numerosi cortei del movimento Black Lives Matter contro la brutalità dei poliziotti.
Il denaro tolto alle casse della polizia sarà distribuito ai servizi sociali e negli aiuti destinati ai giovani, cancellando così un intero corso di cadetti di polizia e riducendo gli organici delle forze dell’ordine di 1.160 unità.
De Blasio ha fatto sapere che la decisione è giustificata da due fattori: il primo, di tipo politico, è conseguente alle violenze perpetrate dagli agenti nei confronti degli americani; il secondo, di tipo economico, è dato dalla grave crisi di bilancio della metropoli e dal fatto che “sono spariti in un baleno 9 miliardi di entrate fiscali”.
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La misura di De Blasio non è però piaciuta a tutti, nemmeno ai membri della comunità afroamericana. “Noi neri – ha detto, secondo quanto riportato da Repubblica, il consigliere Daneek Miller che rappresenta alcuni dei quartieri più poveri come Jamaica – vogliamo essere sicuri, e vogliamo essere rispettati. Non possiamo consentire che sia gente venuti da fuori a darci lezioni sulle vite dei neri e sui bisogni della nostra comunità”.
Intanto, a Los Angeles, anche il sindaco democratico Eric Garcetti ha dichiarato di volersi allineare con lo slogan “de-fund police”, mentre ha preso le distanze dalla campagna di definanziamento il candidato alla presidenza Joe Biden.
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