
La rivolta contro il coprifuoco dei Paesi Bassi
Oltre cento le persone arrestate nel Paese dopo le due notti di proteste
Per due notti di fila, il 24 e il 25 gennaio, i Paesi Bassi sono stati travolti da un'ondata di proteste in seguito all'imposizione del coprifuoco (e un lockdown quasi totale nel mese di dicembre) deciso per governo per attenuare la diffusione dell'epidemia nel Paese. Ai cittadini è stato infatti vietato di uscire di casa dalle 21 alle 4:30 a partire dal 23 gennaio e fino a data da destinarsi.
Le manifestazioni, che la prima notte sono state pacifiche, si sono evolute la seconda notte in vere e proprie rivolte, con devastazione, saccheggio e aggressioni tra partecipanti e agenti della polizia.
- LEGGI ANCHE: Coronavirus, le ultime news in Italia e nel mondo
Il capo della polizia di Stato Willem Woelders, sentito da Dutch News, ha commentato così i disordini: "Le cose erano relativamente tranquille fino alle 19.30, ma poi è scoppiato l'inferno". La polizia, si legge sulla testata, ha usato gas lacrimogeni per disperdere la folla nelle varie città.
Secondo i dati della Johns Hopkins University, i Paesi Bassi hanno registrato fino ad oggi circa 966.000 contagi da coronavirus, mentre sono oltre 16.000 i decessi correlati.
Ook de Primera in Den Bosch is geplunderd. #DenBosch #avondklokrellen pic.twitter.com/Xj6U6XEeMq
— NieuwsUpdatesNL (@NieuwsUpdatesNL) January 25, 2021
Netherlands: Riots and looting across Holland again tonight as rioters take advantage of the anti lockdown protests over the weekend. pic.twitter.com/r2hxzi1raS
— Mr. Wolf (@mole_cola) January 25, 2021
Images from #Gouda The Netherlands, a building is set on fire#curfew #coronaprotest #riots #avondklokrellen pic.twitter.com/DqvmELfJso
— NewsBlog (@newsblogmedia) January 25, 2021