
Perché Obama non sarà presente nello staff di Biden
"Alcune cose non le farei più, altrimenti Michelle mi lascerebbe"
“Aiuterò Joe Biden in ogni modo possibile, ma non ha bisogno dei miei consigli.
Sono le parole di Barack Obama di in un'intervista alla CBS Sunday Morning, a due giorni dalla pubblicazione del suo libro “A promised land” (parte di un accordo da 65 milioni di dollari con la casa editrice Penguin Random House, che copre anche “Becoming”, scritto dalla moglie).
Sono quindi familiari le motivazioni che tengono lontano Obama dalla Casa Bianca, anche se quando si tratta di affiancare quello che una volta fu il suo vice ed è oggi il nuovo presidente eletto, Joe Biden.
D’altronde, se davvero tornasse in politica, non solo non potrebbe continuare i progetti iniziati con la moglie da quando ha terminato il suo mandato nel 2017 (come la fondazione di un’organizzazione di beneficenza e un accordo di produzione con Netflix), ma, come scrive nel suo libro, un ritorno non sarebbe neanche giusto nei confronti della famiglia, visto che la sua carriera “ha più di una volta impedito a Michelle di perseguire un’opportunità lavorativa che la eccitava ma che l’avrebbe portata troppo a lungo lontano dalle ragazze (le figlie Sasha e Malia, ndr)”.
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“Con la mia elezione – si legge ancora ne libro – Michelle è stata costretta a rinunciare a un lavoro (quello di avvocato, ndr) in cambio di un ruolo (quello di First Lady, ndr) che, rispetto ai suoi piani iniziali, non era sufficiente per lei”.
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