
Perché il Portogallo dovrebbe temere l'avvento di André Ventura
Il deputato di estrema destra ha scalato velocemente i sondaggi elettorali
Con un sistema sanitario in piena crisi a causa della pandemia, il Portogallo si prepara ad affrontare le elezioni presidenziali domenica 24 gennaio.
Secondo i giornali locali, l’attuale presidente, il conservatore Marcelo Rebelo de Sousa, rimane il grande favorito (i sondaggi di Eurosondage, Aximage e ISCTE/ICS parlano di circa il 60% delle preferenze).
Chi è André Ventura
Ventura è una figura anomala nel panorama del Portogallo, paese che si è fino ad oggi distinto per aver stroncato sul nascere l'emergere dell'estrema destra che ha invece segnato gli ultimi anni della politica di molte nazioni europee.
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Nel 2021, due anni dopo la creazione del suo partito Chega! (Basta!), il deputato 38enne ed ex conduttore di talk show calcistici va alle elezioni con una retorica che è non dissimile da quella di Marine Le Pen o Matteo Salvini, tra utilizzo smodato dei social come principale canale di comunicazione, condanna all’immigrazione illegale, elogio di pene detentive più severe (è un convinto simpatizzante della castrazione chimica in caso di stupro e pedofilia), oltre a sostenere con forza la riduzione del numero di parlamentari.
Come ricorda Europa Press, il suo partito ha anche proposto una votazione sull’agghiacciante possibilità di rimuovere le ovaie alle donne che abortiscono, ha sostenuto l'espulsione dal Paese della deputata di colore Joacine Katar Moreira, e ha messo in discussione l’importanza della Rivoluzione dei Garofani che mise fine alla dittatura nel 1974.
Ma non sono solo questi i motivi per cui il popolo portoghese dovrebbe temere André Ventura. La verità è che un suo avvento (magari non nel 2021 come presidente, ma in un futuro non troppo remoto e in una qualche veste) è ben più probabile di quanto ci si possa aspettare guardando solo ai sondaggi.
A metà gennaio, per esempio, la sinistra ha organizzato una manifestazione di protesta contro Ventura che aveva insultato pubblicamente Marisa Matias, deputata portoghese al Parlamento europeo per il partito politico Bloco de Esquerda. Perché l’aveva insultata? Perché Matias osa truccarsi, perdendo in questo modo la sua serietà, secondo Ventura, e “assomigliando più che altro a una bambola”. Il simbolo della manifestazione era un rossetto rosso.
Eppure né questa protesta né un altro corteo organizzato a Setúbal contro il sovranismo di Ventura sembrano aver ammaccato la sua campagna elettorale, che in sole due settimane ha fatto spiccare il volo al suo partito, passato nei sondaggi regionali dal 2% all’11% delle preferenze. Rebelo de Sousa, nel frattempo, è calato di 8 punti percentuali da dicembre a gennaio.
Le elezioni nel caos della pandemia
Come dicevamo all’inizio, il Portogallo è stato messo in ginocchio dalla pandemia (che in un anno ha fatto 9.500 morti e 600.000 positivi). Ventura è un volto nuovo e, come spesso accade, una luce di speranza per quanti stanno cercando, disperatamente e con difficoltà, di rimanere a galla.
Secondo il presidente Rebelo de Sousa, uno scenario plausibile è che, dopo il voto del 24 gennaio, si vada ai ballottaggi. "Basta il 70% di astensione perché un secondo turno diventi inevitabile", ha avvertito, parlando di quello che sarebbe un fenomeno senza precedenti in quasi mezzo secolo di democrazia.
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