Secondo l'ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, Dmitry Medvedev, sta aumentando il rischio di uno scontro tra Mosca e Nato, così come sale quello di una guerra nucleare.
"Il pompaggio di armi all'Ucraina da parte dei Paesi della Nato, l'addestramento delle sue truppe all'uso degli equipaggiamenti occidentali, l'invio di mercenari e lo svolgimento di esercitazioni da parte dei Paesi dell'Alleanza vicino ai nostri confini aumentano la probabilità di un conflitto diretto e aperto tra Nato e Russia invece della loro 'guerra per procura'. Un tale conflitto rischia sempre di trasformarsi in una vera e propria guerra nucleare", ha scritto Madvedev sul suo profilo social.
In riferimento alla guerra per procura contro Mosca, secondo il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo sarebbe gli Stati Uniti i principali responsabili, a maggior ragione dopo che la Camera dei Rappresentanti ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev per un valore di 40 miliardi di dollari. Tale pacchetto, ha precisato Medvedev in un messaggio pubblicato su Telegram, è un tentativo di "sconfiggere pesantemente il nostro Paese, di limitare il suo sviluppo economico e la sua influenza nel mondo".
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