
Presto il processo per la morte di Giulio Regeni
Rinviati a giudizio – che sarà in contumacia – cinque agenti dei servizi segreti egiziani
La procura di Roma si prepara a processare i cinque agenti dei servizi segreti egiziani accusati di aver sequestrato Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso al Cairo nel febbraio del 2016.
Dal Cairo parlano di “riserve sulla solidità del quadro probatorio”, anche se dichiarano che accetteranno le decisione assunte dalla procura di Roma, cosa che l’Italia non si è invece impegnata a fare nel contro-processo organizzato in Egitto. Qui infatti processeranno dei sospetti ladri degli effetti personali di Regeni, poi uccisi dalla polizia egiziana: una storia già definita dagli inquirenti italiani assolutamente non attendibile.
“È evidente che le strade tra le due procure non sono mai state così divise. Se da un lato apprezziamo la risoluta determinazione dei nostra procuratori che hanno saputo concludere le indagini, senza farsi fiaccare né confondere dai numerosi tentativi di depistaggio egiziane, d’altra parte non possiamo che stigmatizzare una volta di più la costante e plateale assenza di collaborazione da parte del regime”, hanno detto i genitori di Giulio, Paola e Claudio.