Oggi, 18 maggio 2022, il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak si trova a Roma per incontrare l’omologo italiano, Lorenzo Guerini: nell’occasione, La Repubblica lo ha intervistato, per parlare dell’attuale situazione geopolitica, con particolare riferimento alla guerra. Blaszczak ha parlato in toni favorevoli della richiesta di Finlandia e Svezia di entrare nella Nato, di cui la Polonia fa parte: “La guerra in Ucraina ci insegna che non si può credere alla Russia. Il Cremlino persegue una politica di espansione neo-imperialista - l’accusa del ministro polacco -. La decisione di Finlandia e Svezia di avviare la procedura di adesione alla Nato è un’ottima notizia per la sicurezza della Polonia e dell’Europa”.
Blaszczak ha bollato come “falsa, ingiustificata e infondata” la retorica russa sul nucleare, e in risposta a chi accusa l’Europa di non favorire la de-escalation inviando armi all’Ucraina, ha risposto che “non si può parlare di de-escalation se l’aggressore usa ogni mezzo per distruggere un Paese senza avere alcun motivo razionale per farlo. Siamo dinanzi a un attacco ingiustificato da parte della Russia, pertanto, l’unica strada è quella di fornire un sostegno forte e duraturo all’Ucraina. E sotto tutti gli aspetti: diplomatico, militare, umanitario e sociale. L’Ucraina non può essere lasciata sola e deve vincere questa guerra”, l’auspicio.
Nell’intervista gli è stato chiesto anche un commento sulla decisione dell’Ungheria, alleato della Polonia nel gruppo Visegrad in Europa, di bloccare il sesto pacchetto di sanzioni: “Non tutti i Paesi sono in grado di abbandonare la loro politica precedente da un giorno all’altro. Ma la Polonia, come gli altri Paesi dell’area, si aspetta che l’Ungheria sia solidale con le misure adottate congiuntamente”, ha detto il ministro della Difesa polacco.