
Coronavirus, così si tutelano gli stagionali in Romania
La copertura assicurativa e sanitaria per chi lavora in agricoltura
Sono tanti i problemi che il sistema agricolo, in Italia come all'estero, sta vivendo ai tempi del coronavirus, legati in parte alle normative sul contenimento dell'epidemia e al rispetto dei diritti dei lavoratori, e in parte all'assistenza sanitaria degli stessi dipendenti e al peso sul sistema ospedaliero.
In Romania hanno cercato di trovare una soluzione a queste difficoltà (soprattutto per le difficoltà che riguardano i 100mila lavoratori romeni che ogni anno si spostano in Italia per la stagione): un protocollo di collaborazione a garanzia di imprese e dipendenti che si regge su un pacchetto di assistenza a 360 gradi, chiamato "Impresa Famiglia & Oltre".
Il progetto è stato ideato da Confindustria Romania con la collaborazione di Mutua Mba, la più grande mutua italiana per numero di associati. Lo ha spiegato ad askanews Giulio Bertola, presidente di Confindustria Romania.
I problemi nel settore agricolo ai tempi del coronavirus
"Nell'ambito dell'emergenza coronavirus ci sono tre problemi: il primo è che i governi in maniera autonoma hanno applicato misure di contenimento e quindi hanno imposto lo stop allo spostamento delle persone sia all'intero sia al di fuori dei confini.
A questi tre problemi si aggiunge anche la paura del lavoratore di essere contagiato. "La risposta deve essere adeguata, perché l'obiettivo è quello di non fermare la produzione, ma garantire i protocolli di sicurezza in tempi di coronavirus senza sovraccaricare il sistema sanitario, in questo caso l'italiano, già al collasso", ha aggiunto.
Una copertura sanitaria straordinaria
"In Romania, come Confindustia, stiamo approntando 'Fabrici in sicuranta' cioè 'Fabbriche in sicurezza", un piano che prevede, insieme ai protocolli di sicurezza dettati dalle Autorità romene - come distanze, turni, sanificazione degli ambienti, mascherine - anche l'offerta di una copertura sanitaria straordinaria a favore dei lavoratori".
È questa, ha continuato Bertola, la ricetta confindustriale dalla Romania, "per la ripartenza anche in Italia, quando il problema maggiore sarà quello della tutela del lavoratore": perché quindi, si chiede, "non anticiparla rendendola disponibile subito, anche ai lavoratori stagionali romeni?"
Il pacchetto "Impresa Famiglia & Oltre" prevede per i lavoratori romeni che operano in Romania e che potrebbero spostarsi a lavorare in Italia "il supporto finanziario in caso di ricovero ordinario, di ricovero in terapia intensiva, il supporto per la convalescenza, la maternità, le spese per la consegna di cibo e farmaci a casa e anche un sostegno alla famiglia in caso di decesso".
"Il costo è deducibile, sono compresi anche gli interventi chirurgici tradizionali e l'alta diagnostica. Questo sistema alleggerirebbe il servizio sanitario nazionale, grazie alle convenzioni con oltre 4.000 strutture su tutto il territorio nazionale, anche nelle località dove gli stagionali andrebbero a operare".
"Adesso - ha concluso Bertola - bisogna passare all'azione. I trasferimenti dei lavoratori potranno essere organizzati in base alle ordinanze italiane e romene, con voli charter, accoglienza di quarantena, organizzazione dei turni. Limitando il contagio e garantendo nello stesso tempo la copertura dei rischi. La ricetta c'è, basta metterla in pratica".
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