
Il secondo impeachment di Donald Trump
D'accordo anche 10 deputati repubblicani. Ma il senato non voterà fino al 19 gennaio
Dopo che il vicepresidente Mike Pence si è rifiutato di approvare il 25esimo emendamento, e come già anticipato più volte da Nancy Pelosi, la Camera degli Stati Uniti ha approvato in un’unica seduta e con un decreto lampo (è proprio il caso di dirlo) la mozione di impeachment contro Donald Trump.
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L’accusa è di "incitamento all’insurrezione" per i fatti di Capitol Hill dello scorso 6 gennaio, quando i suoi sostenitori hanno assalito il Congresso mentre stava certificando la vittoria di Joe Biden.
L’impeachment è stato approvato con 232 sì e 197 no. Si sono espressi a favore non solo i deputati democratici, ma anche dieci repubblicani.
Mentre votavano contro di lui, Trump ha diffuso la seguente nota: “Alla luce dei rapporti su altre dimostrazioni, lancio un pressante appello perché non ci siano violenze, violazioni della legge e vandalismi di alcun tipo. Io non mi batto per questo e non è per questo che si batte l’America. Chiedo a tutti gli americani di collaborare per ridurre le tensioni e calmare gli animi. Grazie”.
E poi di nuovo, in serata, un video in cui condanna le violenze e protesta per la sua espulsione dai social: “Sbagliata e pericolosa, è un attacco senza precedenti alla libertà di parola”. Eppure, solo 24 ore prima, parlando ad Alamo, in Texas, il presidente uscente aveva avvertito che l’impeachment sarebbe stato causa di “rabbia e pericolo per il Paese”.
— The White House (@WhiteHouse) January 13, 2021
Il processo passerà ora al Senato, ma non accadrà prima del 19 gennaio, proprio un giorno prima del passaggio di testimone al neo eletto Joe Biden.
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