
Trump alla convention repubblicana: legge, ordine e sogno americano
Duro attacco a Joe Biden e ai democratici: vogliono distruggere il paese
Donald Trump ha accettato formalmente la nomination a candidato per un secondo mandato alla presidenza degli Stati Uniti, con il discorso di chiusura della Convention repubblicana 2020 a Charlotte, North Carolina.
LEGGI ANCHE: Come si elegge il presidente degli Stati Uniti: tutto quello che bisogna sapere.
Gli ultimi due mesi di campagna elettorale
Un discorso che indica chiaramente quale sarà la linea degli ultimi due mesi di campagna elettorale: Trump si presenta come il bastione di quella parte del paese che teme il disordine, la rivolta, le rivendicazioni delle minoranze. Tutta la convention dei repubblicani ha seguito questa linea e Trump l’ha ribadito con i toni e il linguaggio che lo caratterizzano dall’inizio della campagna elettorale per le scorse elezioni. Come hanno osservato vari analisti, il suo quadriennio alla Casa Bianca è stato soprattutto una lunga, estenuante e contraddittoria campagna elettorale.
Sondaggi e voto
Ora si tratta di vedere come reagirà l’elettorato moderato. Nei mesi scorsi, secondo i sondaggi, la base più incerta degli elettori, quella che lo aveva sorprendentemente portato alla Casa Bianca nel 2016, si era allontanata da Trump, soprattutto a causa della disastrosa gestione della crisi Covid-19. La variabile che può cambiare tutto è proprio la crisi sociale e politica che agita la società americana, soprattutto lungo la faglia secolare della divisione e discriminazione razziale, ma anche lungo quella generazionale. I repubblicani sperano proprio che queste divisioni si radicalizzino per conquistare i voti di chi teme il disordine sociale più di qualsiasi cosa. La rimonta di Trump su Joe Biden, per ora favorito, dipende da questo. Del resto, dicono i suoi sostenitori più fiduciosi, anche nel 2016 i sondaggi lo davano per spacciato.