Aldo Rossi: l’architetto e le città
Curata da Alberto Ferlenga, in collaborazione con la Fondazione Aldo Rossi, al via la corposa mostra al MAXXI di Roma
Dopo la monografica dedicata a Giò Ponti, nel 2019, al MAXXI di Roma è stata aperta un’altra grande mostra che celebra il maestro italiano dell’architettura Aldo Rossi, il primo a essersi aggiudicato il prestigiosissimo Pritzker Architecture Prize nel 1990 (dopo di lui solo Renzo Piano, nel 1998).
L’architetto e le città
Aldo Rossi.
Chi era Aldo Rossi
Nato a Milano nel 1931 e morto nel 1997, l’architetto è stato definito una figura poliedrica e geniale, inimitabile e visionaria. Colto e dotato di straordinaria sensibilità, è stato un grande innovatore e sostenitore della responsabilità etica e culturale dell’architettura nei confronti del mondo.
Il Giappone
Speciale è stata la fascinazione per il Giappone, che lo collega ad altri architetti come Carlo Scarpa, Walter Gropius, Bruno Taut o Frank Lloyd Wright. Aldo Rossi resta ancora oggi uno degli architetti italiani più riconosciuti all’estero.
La mostra
Corposa è l’esposizione capitolina in grado di ricostruire perfettamente la vicenda professionale dell’architetto. Oltre 800 tra disegni (tra cui quello, di 2 metri per 2, della celebre Città Analoga, memorabile riflessione su una città immaginaria, sospesa fra memoria e desiderio), schizzi, appunti, lettere, fotografie, modelli, documenti compongono un mosaico ricchissimo della sua produzione, costruttiva, editoriale e teorica, in Italia e nel mondo. Dal 2 aprile al MAXXI di Roma.