
Covid, per Lopalco siamo già nella terza ondata
"Il dato che preoccupa di più riguarda le terapie intensive"
"La terza ondata è stata già innescata, iniziamo a vederne gli effetti''.
''Il sistema dei colori insegue il virus, non lo previene. I famosi 21 indicatori, per un insieme di fattori, sono calcolati su dei dati che devono essere consolidati. Quindi devono essere scaricati, inviati al Ministero, poi c'è un rapporto che torna alle Regioni e queste lo approvano. Siamo quindi con un ritardo che va dagli 8 ai 14 giorni''.
''Nell'ultimo Dpcm - ha aggiunto - si prende un parametro molto più semplice e fresco, che è quello dell'incidenza settimanale. Se questo supera una certa soglia le regioni possono portare avanti delle misure più restrittive. Lo si è fatto in riferimento alla chiusura delle scuole ma potrebbe essere fatto anche per altre situazioni".
Il sistema di monitoraggio sanitario "per il momento resta questo" ma "è in fase una discussione". Per Lopalco le Regioni devono essere "presenti in maniera più forte in questo tavolo di discussione nazionale per la revisione degli indicatori e dei colori".
''Non abbiamo segni di un'aumentata gravità della variante inglese. Ci sono invece segnali abbastanza ottimistici per l'impatto dei vaccini: un po' tutti i vaccini sembrerebbero ridurre in maniera molto drastica il rischio di malattia grave, di ospedalizzazione e di morte nei vaccinati, addirittura dopo una singola dose di vaccinazione, a prescindere dalle varianti''.
E a proposito di varianti, secondo Lopalco "la variante inglese si è stabilizzata, è diventata endemica nel nostro territorio. Sarebbe importante - ha aggiunto - monitorare l'introduzione di nuove varianti. Se una nuova variante si stabilisce su un territorio e la si circoscrive sul nascere potremmo ottenere il vantaggio di non farla diffondere".
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