Nelle comunicazioni al Senato (martedì) e alla Camera (mercoledì) prima del Consiglio Europeo del 23 e 24 giugno che si focalizzerà sulla guerra in Ucraina, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha sottolineato con forza il sostegno di Roma a Kiev.
Sostegno ora rafforzato, inoltre, dalla risoluzione di maggioranza sul conflitto approvata il 21 giugno con 219 voti favorevoli che riconferma la linea espressa nel decreto dello scorso 25 febbraio: quindi non solo il supporto all'Ucraina, ma anche le cessioni di forniture militari e il coinvolgimento delle Camere in occasione dei più rilevanti summit internazionali sul tema.
Il discorso di Draghi sugli ultimi mesi di conflitto
Mario Draghi ha quindi ripercorso i mesi di conflitto, sottolineando: "Ci avviciniamo al quarto mese dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio. Mosca continua ad aggredire militarmente le città ucraine nel tentativo di espandere il controllo sul territorio e rafforzare la propria posizione. I combattimenti a Severodoneck, nella regione di Luhansk, sono particolarmente feroci. Il bombardamento russo di Kharkiv, la seconda città più popolosa dell’Ucraina, aggrava il già terribile bilancio di morti e feriti. Al 20 giugno sono 4.569 civili morti, 5.691 quelli feriti secondo le nazioni unite. Ma il numero è certamente molto più alto".
Ha poi proseguito: "Continuano a emergere nuove atrocità commesse ai danni dei civili da parte dell’esercito russo. Le responsabilità saranno accertate e i crimini di guerra saranno puniti. Anche il numero delle persone in fuga dal conflitto continua ad aumentare. Soltanto in Italia sono oltre 135 mila i cittadini ucraini arrivati dall’inizio dell’invasione".
La strategia dell'Italia in merito alla guerra in Ucraina
"La strategia dell’Italia, in accordo con l’Ue e con gli Alleati del G7, si muove su due fronti: sosteniamo l’Ucraina e imponiamo sanzioni alla Russia perché Mosca cessi le ostilità e accetti di sedersi davvero al tavolo dei negoziati", ha detto ancora Draghi, ribadendo che "il Governo italiano, insieme ai partner dell’Ue e del G7, intende continuare a sostenere l’Ucraina così come questo Parlamento ci ha dato mandato di fare".
L'ingresso dell'Ucraina nell'Ue
Il premier ha anche ripetuto che l’Italia sostiene l’ingresso di Kiev nell'Ue e che le sanzioni contro la Russia "funzionano", ma "i nostri canali di dialogo rimangono aperti. Non smetteremo di sostenere la diplomazia e cercare la pace, una pace nei termini che sceglierà l’Ucraina".
"L’Italia continuerà a lavorare con l’Unione europea e i nostri partner del G7 per sostenere l’Ucraina, ricercare la pace, superare questa crisi. Questo è il mandato che il governo ha ricevuto dal Parlamento, da voi. Questa è la guida per la nostra azione", ha detto ancora.
E ha concluso: "Per frenare l’aumento generale dei prezzi e tutelare il potere d’acquisto dei cittadini, è essenziale agire anche sulla fonte del problema e contenere i rincari di gas ed energia, e sottolineo ‘anche’, perché i campi di intervento sono vari e non si limitano a questo e ce ne saranno anche altri".