
Economia, perché il 2021 sarà l’anno del cashless
La pandemia rafforza una tendenza già in atto. Importante il taglio delle commissioni
Il 2021 sarà l’anno del sorpasso dei pagamenti cashless sul contante –– I dati sugli ultimi mesi del 2020, la pandemia che continua e una tendenza ormai radicata degli ultimi anni fanno pensare che ormai sia imminente il momento nel quale il numero di transazioni senza uso dei contanti diventerà maggioritario.
Il trend avviato negli anni scorsi
Lo conferma Eugenio Occorsio su Repubblica dell’11 gennaio che cita uno studio della Bce che sottolinea il trend: già nel 2019, quando venne condotto il sondaggio su cui si fonda l’analisi della Banca centrale europea, risultava che il 47% degli italiani (l’area euro in media era sul 49%) preferiva strumenti di pagamento diversi dal contante; la percentuale della precedente rilevazione era del 43%, quindi, dice la Bce, c’è da aspettarsi che già quest’anno ci sia il passaggio.
Banca d’Italia
Il secondo studio è della Banca d’Italia: “Game changer, in payment habits during the pandemic”.
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Piccoli negozi
Fattore importante che fa pensare alla crescita ulteriore del cashless è il diffondersi delle forme di pagamento nei piccoli esercizi commerciali. Per esempio il “Pay per link” che consente al negozio che riceve un ordine via mail o al telefono di essere pagato in forma elettronica anche se non ha un sito di ecommerce. L’esercente genera un sms o un whatsapp con un link che il cliente clicca e si trova con una pagina web apposita nella quale inserisce i dati del pagamento con la carta di credito.
Fino a 30 euro senza firma né pin
Il tutto è certamente facilitato dall’azzeramento delle commissioni per i pagamenti fino a 10 euro e dall’innalzamento da 25 a 30 euro del limite massimo per pagare senza firma né pin.