
Economia, il Recovery Plan all’esame del Parlamento
Prima le Commissioni poi l’aula per il via libera al documento che andrà a Bruxelles
ll Recovery Plan italiano – nome ufficiale: Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), nel quadro del rilancio europeo garantito da Next Generation Eu – arriva in Parlamento per l’esame e le eventuali modifiche.
Centosessantasette pagine
Il documento – 167 pagine che valgono fondi per 223, 9 miliardi sui quali si fondano buona parte delle opportunità di ripresa dell’economia italiana colpita dal Covid – comincia il 21 gennaio il suo iter alla Camera e al Senato.
Successivamente tornerà a Palazzo Chigi, che dovrebbe accogliere le indicazioni di modifiche, e poi rimandato al Parlamento per l’approvazione definitiva.
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Commissioni
Saranno prima le Commissioni a esaminare il Piano. A cominciare dalla Commissione Bilancio della Camera: poi dopo il giro delle varie Commissioni pertinenti, toccherà ancora alla Bilancio fare una sintesi delle osservazioni.
Nel frattempo le Commissioni sentiranno anche le parti sociali e le istituzioni economiche. Le previsioni più ottimistiche dicono che il Parlamento non stravolgerà il Piano, anche perché già in autunno le Camere avevano indicate delle priorità che sono state recepite.
Restano i punti di necessario miglioramento, per esempio quelli sottolineati negli scorsi giorni dal Commissario all’Economia della Ue, Paolo Gentiloni, che coincidono, almeno in parte, con quelli invocati da Carlo Cottarelli su Repubblica.