
Economia, i prossimi passaggi del Next Generation Eu
Dopo le notifiche a Bruxelles, l'approvazione nei singoli parlamenti nazionali
Abbiamo visto più volte in questi giorni come i contenuti del Recovery Plan italiano siano cruciali per il futuro del paese.
Oltre che alimentare un dibattito politico che ha contribuito a portare il governo al limite della crisi, i contenuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), come si chiama ufficialmente, sono stati oggetto di una importante revisione della quale abbiamo scritto il 18 gennaio con riferimento alle possibilità e necessità di un ulteriore miglioramento.
Cosa succede ora al Recovery
Vediamo come proseguirà il faticoso cammino del Recovery Plan che dovrebbe portare alle erogazione dei fondi – quasi 210 miliardi di euro – della Ue previsti nel quadro del Next Generation Ue, che complessivamente vale 750 miliardi.
Notifica a fine febbraio
La notifica ufficiale a Bruxelles del piano italiano – lo ha ricordato il 18 gennaio il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni – avverrà a fine febbraio.
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Approvazione del Parlamento
Entro aprile dovrebbero arrivare le ratifiche dei singoli Parlamenti nazionali, quindi anche di quello italiano. Fatto che dimostra indirettamente la difficoltà nella quale si troverebbe il paese in caso di scioglimento delle Camere e quindi di un Parlamento in smobilitazione proprio in un passaggio così importante.
Passaggi a rischio
In generale, l’approvazione dei singoli piani da parte di tutti i parlamenti è considerato un passaggio a rischio, perché ritardi o bocciature di assemblee legislative di uno o più paesi potrebbero bloccare l’intero Next Generation Ue. Tanto è vero che Gentiloni ha esortato i ministri dell’Economia della Ue a “esercitare tutta la loro influenza per assicurare che siano completate il più velocemente possibile”, come ricorda su Repubblica Alberto D’Argenio.
L’emissione dei Bond
Da queste ratifiche infatti dipende la fase successiva: l’emissione dei bond da parte della Commissione Ue, attraverso la vendita dei quali verranno raccolti i 750 miliardi del Next Gen.
I primi fondi in giugno 2021
Se tutto funziona come previsto in giugno 2021 dovrebbero essere erogati i primi fondi ai vari paesi per i primi investimenti per far fronte alla crisi causata dalla pandemia di Covid-19.