Secondo Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, sentito da Sky Tg24 in occasione dell'evento 'Live in Courmayeur', "una quarta dose del vaccino contro il Covid è una possibilità concreta".
"La dose booster (la terza, ndr) è già stata somministrata a 7 milioni di persone". Il "messaggio è chiaro", ha detto: "Bisogna continuare con la terza dose e cominciare subito con il ciclo vaccinale primario", perché "ci sono ancora 1 milione e 300mila persone che non hanno la prima dose".
"La fotografia dell'oggi ci dice che la situazione dell'Italia si colloca tra le più favorevoli in Europa. E sostanzialmente, a parte la Spagna e la Svezia, siamo il Paese con l'incidenza cumulativa più bassa", ha proseguito Locatelli.
- LEGGI ANCHE: L'Italia e la Spagna nella mappa aggiornata dell'Ecdc
Quanto all''obbligo vaccinale per tutti i lavoratori, ha aggiunto: "Questa è una tematica che implica parecchi aspetti, e molti anche di natura sociale e politica, che devono essere attentamente valutati e ponderati, e la scelta poi spetta al decisore politico". Sono state "decina di migliaia le vite che sono state salvate dai vaccini anti-Covid. Ovviamente tanto più ci fossimo vaccinato tanto più vite si sarebbero potute salvare", ha sottolineato.
"Un conto è una situazione con una bassa proporzione di soggetti vaccinati un conto, come quella italiana, dove la percentuale di vaccinati è decisamente più elevata - ha precisato Locatelli - dove, non a caso, abbiamo numeri più favorevoli. Detto questo, ragionarne è una possibilità ma credo che le condizioni in Italia siano significativamente diverse rispetto agli altri paesi, quale la Germania".