A causa dell’inaspettatamente alta richiesta di prodotti in scatola a lunga conservazione durante i mesi più duri della pandemia, la produzione siderurgica dei contenitori in latta è ora in crisi. A riportare la notizia è La Repubblica, che spiega come l’industria non sia riuscita a stare al passo con la domanda, e come adesso le bobine per produrre le lattine siano poche e costino sempre di più, mettendo in ginocchio il settore.
Secondo quanto riferito da Natasha Linhart, ceo dell’azienda bolognese Atlante, "in pochi mesi il prezzo delle bobine è passato da 400 a oltre mille dollari a tonnellata". Ma sono aumentati anche i costi del trasporto: la latta, infatti, è in buona misura importata dall’estero (l’Italia ne produce solo 100mila tonnellate, contro un fabbisogno nazionale otto volte superiore).
La crisi della latta ha colpito prima la birra, con il conseguente taglio dei marchi minori generalmente venduti in lattina, e poi le conserve. A soffrirne di più, nello specifico, potrebbe essere il mercato delle conserve di pomodoro, che abbonda sui campi italiani e che aspetta di essere colto per diventare passata, polpa o pelato. Il nostro Paese processa ogni anno 5 milioni di tonnellate di salsa, il cui prezzo adesso rischia di aumentare vertiginosamente.
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