
Dall'inizio della pandemia sono morti 300 medici
Di questi, 120 sono scomparsi durante la seconda ondata
I medici morti in Italia dall’inizio della pandemia per via del Covid-19 hanno raggiunto quota trecento, un numero da bollettino di guerra, in quella che continua a essere un’emergenza sanitaria senza precedenti recenti.
Un numero spropositato, secondo il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli.
Anelli, come si legge sulle pagine di Repubblica, ha detto: “Avevamo pensato che, nella prima fase della pandemia, la loro morte fosse legata alla carenza dei dispositivi, alla mancata applicazione o attuazione dei protocolli di sicurezza; ma la strage continua, anche in questi ultimi giorni”.
Ora i medici chiedono che si completi in fretta la vaccinazione di tutto il personale: “A oggi (sabato 23 gennaio, ndr) solamente 790mila le dosi di vaccino somministrate agli operatori sanitari, su un totale di 1 milione e 300mila. Quasi 400mila dosi sono state invece iniettate a personale non sanitario e non appartenente alle altre aree a rischio come ad esempio quelle degli ospiti delle Rsa e degli over 80”. Una cosa “inaccettabile”, ha detto il presidente Fnomceo, invocando un’accelerata.