Buone notizie dal mercato dell'editoria libraria italiano mentre per i quotidiani il 2021 ha segnato ancora una importante perdita di copie vendute.
I libri
Secondo i dati pubblicati dall'Aie, l'Associazione italiana editori, le previsioni di fine anno per la vendita di libri sono soddisfacenti, migliori di quanto previsto in precedenza.
Le vendite di romanzi e saggi nelle librerie e nella grande distribuzione chiuderà il 2021 fra i 1656 e i 1710 milioni di euro, pari a una crescita tra il 12,6 e il 16,3% rispetto al 2020.
Tra gennaio e novembre di quest'anno sono stati venduti 92 milioni di libri, con un incremento di copie del 25% rispetto al 2020.
L'Aie sottolinea anche che la crescita del mercato è omogenea per i generi. Anche se non mancano le evidenze di alcuni picchi clamorosi: per esempio, i libri sui giochi e il tempo libero, aumentati del 235%; i fumetti del 188%, l'attualità politica del 56%.
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Le difficoltà della stampa quotidiana
Meno buone invece le notizie sulle vendite dei quotidiani nel 2021. Infatti, le 60 testate censite da Ads (società che certifica vendite e diffusione) hanno nel complesso perso il 10% del volume di copie vendute, tra carta e digitale.
Per avere un'idea del fenomeno:
–nel 2021 la media quotidiana di copie vendute fra carta e digitale è stata di 1,64 milioni;
–nel 2019 era di 2,08 milioni;
–nel 2017 era di 2,45 milioni.
L'80% delle copie "individuali" viene venduta in edicola; il 7% è in abbonamento, il 13% in digitale.