Il premio Nobel per la Fisica 2021 è stato vinto dall'Italiano Giorgio Parisi per per le sue ricerche sui sistemi complessi. Parisi divide il premio a metà con Syukuro Manabe (Stati Uniti/Giappone) e Klaus Hasselmann (Germania) per le loro ricerche su modelli climatici e il riscaldamento globale.
Parisi, nato a Roma nel 1948, è fisico teorico dell'Università Sapienza di Roma e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell'Accademia dei Lincei. Ha ottenuto il riconoscimento in particolare per "la scoperta dell'interazione tra il disordine e le fluttuazioni nei sistemi fisici dal livello atomico alla scala planetaria".
Manabe – nato nel 1931 in Giappone e attivo alla Princeton University – e Hasselmann – nato nel 1931 e attivo al Max Planck Institute for Meteorology – sono stati premiati invece per "la modellazione fisica del clima della Terra, che ne quantifica la variabilità e prevede in modo affidabile il riscaldamento globale".
Quello a Giorgio Parisi è il ventesimo premio Nobel assegnato a un italiano.
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La ministra dell'Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa, riferisce l'Ansa, ha detto: "È una giornata storica per l'Italia e per questo voglio dire un grande Grazie a Giorgio Parisi. Credo di poterlo fare a nome di molti. Dire 'complimenti' al nostro neo-vincitore del Premio Nobel per la Fisica è persino riduttivo: Giorgio, con la vita dedicata alla scienza e alla ricerca, con la passione che non lo ha mai abbandonato, è stato negli anni, e continua a esserlo oggi, maestro ed esempio per tanti giovani, ricercatori e non". "La ricerca richiede idee originali, libertà, rigorosità, disciplina; richiede di saper perseguire i propri scopi con alti e molti bassi, ma dà opportunità e speranza al mondo, soprattutto alle nuove generazioni, insegna a usare metodi che spingono al confronto e consentono di giungere a sintesi utili. Anche questa oggi, è la lezione che ci consegna Giorgio Parisi".
(Articolo pubblicato la prima volta il 5 ottobre alle ore 12:30 e successivamente rieditato)