
Una nuova economia per l'Europa
Milioni di posti di lavoro nella sanità, l'ambiente, l'innovazione
È possibile usare il blocco imposto alle attività economiche per ripartire in modo diverso dopo la crisi economica causata dal Covid-19?
Ne è convinto Thomas Piketty, l’economista francese autore del bestseller internazionale, Il capitale nel XXI secolo (Bompiani 2016), che su Le Monde (tradotto anche da Internazionale) indica una strada che giudica percorribile, a patto che i governi permettano alle istituzioni europee di mobilitare le risorse contro questa crisi come le avevano mobilitate dopo la crisi del 2008 per salvare le banche.
La via indicata da Piketty prevede:
– un’azione specifica delle istituzioni nazionali ed europee per rilanciare il mercato del lavoro;
– investimenti mirati per l’occupazione in nuovi settori: sanità, innovazione, ambiente;
– riduzione graduale delle attività più inquinanti.
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Scuole, università, ospedali, energia efficiente
Vanno creati, per esempio, milioni di nuovi posti di lavoro (ed è necessario aumentare gli stipendi) negli ospedali, nelle scuole e nelle università, “potenziando l’efficienza energetica degli edifici e i servizi di prossimità”.
Questi investimenti e riforme devono essere finanziate con l’indebitamento, grazie al sostegno delle banche centrali.
Mutualizzare il tasso di interesse
Come?
Dal 2008 le banche centrali stamparono moneta per salvare le banche dalla crisi finanziaria.
Oggi ci si deve dotare, spiega Piketty, di strumenti per emettere un debito comune, con un unico tasso di interesse.
L’emissione di moneta deve finanziare il rilancio ecologico e sociale europeo, “non a gonfiare il valore azionario come è successo fino a oggi”.
Il rischio dell’Europa
L’Europa, conclude l’economista francese, “se non dimostra ai suoi cittadini che è capace di mobilitarsi di fronte al Covid-19 almeno quanto si è mobilitata per le sue banche, corre un rischio mortale”.