
Covid, Il governo al lavoro sulle nuove restrizioni
Ok del Consiglio dei ministri al decreto legge che fa da cornice alle misure di un Dpcm in arrivo nelle prossime ore
Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge con le nuove misure per il contrasto alla pandemia da coronavirus: resteranno in vigore dal 16 gennaio al 5 marzo e prevedono ancora restrizioni e chiusure.
Le regioni saranno divise in quattro colori in base alle zone di rischio: rosso, giallo, arancione e bianco. Gli spostamenti interregionali saranno vietati anche tra zone gialle, mentre per accedere alla zona bianca, che di fatto elimina molte delle restrizioni, ci dovranno essere una circolazione del virus molto ridotta e un livello di rischio basso. In fascia arancione si entra con Rt pari a 1, in rosso con Rt a 1,25.
Rimane il coprifuoco dalle 22 alle 5, e l’obbligo per i ristoranti di fare solo asporto dalle 18, anche in zona gialla. In zona arancione resteranno chiusi anche durante il giorno, ma potranno fare l’asporto. Le mascherine continuano a essere obbligatorie all’aperto e al chiuso, i musei potranno riaprire in zona gialla ma solo tramite prenotazione. Cinema, teatri, sale da concerto, palestre e piscine saranno chiusi, e in molte regioni rischia di slittare la riapertura degli impianti da sci. Nel frattempo, in Lombardia il tar ha bocciato l'ordinanza con cui la regione prorogava la didattica a distanza alle superiori.
Vietato andare alle seconde case fuori regione (fuori comune nel caso di zona arancione o rossa), salvo per guasti o problemi. Gli spostamenti tra regioni saranno come sempre consentiti per motivi di salute, emergenza o lavoro, e tutti potrannno sempre far ritorno alla propria residenza. In zona bianca si accede con un’incidenza settimanale dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per due settimane consecutive: a oggi nessuna regione rientra minimamente in questi parametri.