Il 26 novembre 2021 passerà alla storia come il giorno della firma del cosiddetto Trattato del Quirinale fra Italia e Francia. Il nome ufficiale parla di accordo di "cooperazione bilaterale rafforzata" ed è stato siglato, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal presidente francese Emmanuel Macron e dal presidente del Consiglio Mario Draghi.
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Draghi: il Trattato Quirinale fra Italia e Francia anche per accelerare l'integrazione Ue
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Dodici articoli
Si tratta di un accordo molto importante che sigilla una collaborazione fra i due paesi su diversi temi fondamentali contenuti in 12 articoli:
-Affari esteri: obiettivo sicurezza con attenzione al Mediterraneo soprattutto e accordo per consultazioni alla vigilia di importanti scadenze.
-Sicurezza e difesa.
-Affari europei: coordinamento su industria, energia, trasporti, programmazione finanziaria europea.
-Politiche migratorie basate su asilo e solidarietà.
-Industria e digitale.
-Sviluppo sociale: condizioni dignitose per tutti i lavoratori.
-Spazio: cooperazione nella costruzioni dell'Europa dello spazio.
-Istruzione e formazione, per favorire la mobilità tra i due paesi (Erasmus+, soprattutto).
-Cultura e giovani.
-Cooperazione ai confini.
-Organizzazione: un vertice annuale per fare il punto sull'applicazione del trattato.
-Disposizioni finali, per risolvere in via amichevole le divergenze sull'applicazione del trattato.
Difesa europea
Come spiega Ilario Lombardo sulla Stampa, "sovranità" è la parola chiave che cementa ogni passaggio dei discorsi di Macron e Draghi. Quest'ultimo ha ribadito che è un trattato per rafforzare l'Unione europea. Cerchiamo una sovranità europea, ha aggiunto, ma per essere sovrani occorre che l'Europa sappia difendere i propri confini e creare una vera difesa europea, complementare alla Nato e non sostitutiva. Sullo sfondo, soprattutto la Russia che da est guarda l'Europa con la sua forza militare.
Revisione del patto di stabilità
Un altro dei temi forti è la revisione del patto di stabilità europea, soprattutto ora che la pandemia ha reso evidentemente inadatte le regole di bilancio. E poi la decisione importante se rinnovare il Next Gen Eu.
Insomma, potremmo riassumere, come ha scritto Andrea Bonanni su Repubblica, quella fra Italia e Francia è un'alleanza in vista di battaglie che attendono i due paesi nella Ue.